Le attuali politiche in materia di migrazione e asilo della Repubblica federale tedesca e dell’UE violano gravemente il diritto alla salute e l’integrità fisica e psicologica dei migranti e dei rifugiati. Questo è il risultato del Tribunale per i diritti umani, organizzato da un’alleanza di organizzazioni della società civile a Berlino nel fine settimana.
“I rapporti dei fuggitivi e dei loro sostenitori dipingono un quadro spaventoso della politica migratoria tedesca ed europea”, ha spiegato la giurata Sarah Lincoln. “Molti dei rifugiati sono malati e necessitano di una protezione speciale. Vengono invece trattati come cittadini di seconda classe, senza privacy, senza accesso a cure sanitarie adeguate, senza diritti procedurali”.
Sulla base di sei accuse, il tribunale ha esaminato la situazione dei diritti umani di richiedenti asilo, immigrati privi di documenti e lavoratori provenienti da paesi dell’UE e non UE. Oltre alla discriminazione da parte degli operatori sanitari e alle barriere linguistiche, c’erano anche disposizioni legali che ostacolavano loro l’accesso. Testimoni dei campi profughi di Lesbo hanno fornito una descrizione accurata della situazione catastrofica sul terreno. Secondo la dottoressa Jessica Horst, le condizioni di vita malsane, l’accesso limitato alle cure mediche e le cure mediche non standardizzate rappresentano una seria minaccia per la salute dei suoi abitanti.
Sono state menzionate varie volte le gravi conseguenze per la salute che possono avere le deportazioni. Che avvengano in un Paese di origine o di transito esse possono essere considerate come un atto di violenza decretato, compiuto e legittimato dallo Stato. Nel contesto di un ulteriore inasprimento delle leggi in materia di asilo e soggiorno, le esigenze e i diritti delle persone particolarmente vulnerabili vengono palesemente ignorati nelle procedure di asilo. L’obiettivo è invece quello di facilitare l’espulsione di persone gravemente ammalate e traumatizzate.
Secondo gli organizzatori, la pandemia da COVID-19 non ha fatto altro che intensificare ulteriormente le violazioni legali dell’Unione europea contro migranti e richiedenti asilo. La polizia e le forze armate tedesche sono coinvolte in pratiche che violano il diritto internazionale, la Convenzione di Ginevra e l’attuale diritto dell’UE. Quasi ogni giorno i cosiddetti “respingimenti” si svolgono al largo della costa di Lesbo. Un esempio è quello del 15 agosto 2020, in cui un gommone con circa 32 migranti a bordo è stato spinto avanti e indietro per otto ore in mare da varie navi, tra cui la nave militare tedesca A1411. Nel pomeriggio la barca è stata riconsegnata in Turchia dalla guardia costiera turca. “Invece di costruire muri e confini, dovremmo mostrare seria solidarietà e rispetto per i diritti umani”, chiede Muhammad al-Kashef, avvocato per i diritti umani e membro di Watch The Med-Alarm Phone.
Il Tribunale segue la tradizione di una serie di accuse dinanzi al Tribunale permanente del popolo (PPT, Permanent People’s Tribunal n.d.T.) contro le violazioni dei diritti umani, impuniti da parte dei governi degli Stati membri dell’UE e delle istituzioni dell’UE. Si basano su un documento quadro sviluppato durante l’audizione inaugurale del PPT sui diritti umani delle popolazioni di migranti e rifugiati a Barcellona nel luglio 2017. (maggiori informazioni sono reperibili in inglese sul sito: https://ppt.transnationalmigrantplatform.net/indictment/)
Le seguenti organizzazioni sono state coinvolte nell’evento, il quale è stato seguito da diverse centinaia di persone in tutta Europa durante il fine settimana:
Abschiebebeobachtung NRW • ALSO Oldenburg • Armut und Gesundheit e.V. • Ban Ying e.V. • Ärzte der Welt • BAfF – Bundesweite Arbeitsgemeinschaft der Psychosozialen Zentren für Flüchtlinge und Folteropfer • Black Visions and Voices • BNS – Berliner Netzwerk für besonders Schutzbedürftige • borderline-europe – Menschenrechte ohne Grenzen e.V. • CAAT Project • Comitato Verita e Giustizia per i Nuovi Desaparacidos • CoraSol • Deutsche Aidshilfe • Flüchtlingsrat Bayern • Flüchtlingsrat Berlin • Flüchtlingsrat Brandenburg • Handicap International • InEUmanity • Institute of Race Relations • Initiative Oury Jalloh • IPPNW e.V. – Ärzte in sozialer Verantwortung • KOK – Bundesweiter Ko-ordinierungskreis gegen Menschenhandel e.V. • LAB Trade Union • La Via Cam-pesina • Legal Centre Lesvos • LesMigraS • Love146 • Medibüro Berlin • Medico International • MediNetz Bielefeld • MediNetz Mainz • MELISSA – Network of Migrant and Refugee Women in Greece • PIKPA / Lesvos Solidarity • Pro Asyl • Sans Papiers • SEDOAC – Servicio Doméstico Activo • Stand by me Lesvos • Transnational Institute • Transnational Migrant Platform – Europe • United Action e.V. • vdää • Waling Waling • WatchTheMed-Alarm Phone • Yaar e.V.
Traduzione dall’inglese di Giuseppe Marchiello. Revisione di Ivana Baldioli