Oggi, 14 novembre 2020 si è svolto un presidio cittadino davanti la sede Rai di Firenze. L’iniziativa promossa da Liberiamo l’Italia ha visto un gruppo di persone riunirsi davanti la redazione della sede Rai fiorentina, chiedendo maggiore attenzione agli organi d’informazione del servizio pubblico, affinché, con senso di responsabilità venga fatta una informazione plurale e non basata solo sull’indurre paura nella popolazione, così come purtroppo in tutti questi mesi di emergenza sanitaria è accaduto.
Fra le richieste del presidio cittadino manifestate davanti ad una troupe della Rai, anche quella rivolta al servizio pubblico, affinché venga effettuata un’informazione plurale, non allineata verso un’unica narrazione, ma aperta anche a diverse opinioni che diano spazio a differenti punti di vista in relazione all’emergenza sanitaria che come comunità stiamo vivendo. Emergenza che sempre secondo i portavoce del presidio, è il risultato di un’onda lunga che parte da lontano. Una crisi strutturale che anno dopo anno è andata aggravandosi, fino a raggiungere i livelli attuali con l’emergenza coronavirus che, ha dato la spallata finale a una società e a un sistema di gestione del welfare, in primis quello e del Servizio Sanitario Nazionale, già abbondantemente provati e in evidente affanno.
Chiari anche i riferimenti alle azioni del governo, valutate del tutto inadeguate, spesso illogiche e prive di ogni buon senso, tali che il contraccolpo delle misure prese, specie in questi ultimi giorni, alla luce dei nuovi lockdown previsti, a detta dei portavoce del presidio di Liberiamo l’Italia, stanno producendo danni ed effetti sul piano sociale, lavorativo e di tenuta generale a livello comunitario. Infine una critica rivolta alla gestione di questa emergenza che ha fatto sì che l’attenzione alla salute oggi sia unicamente rivolta alla gestione covid, creando un ulteriore deteriorarsi della gestione sanitaria ordinaria, che adesso vede un trascurarsi delle patologie oncologiche, cardiovascolari, o di altra natura, la creazione di un ulteriore grave disastro, che in certi casi, purtroppo sempre più spesso, risulta essere ancora più dannoso del covid stesso.
Nel video gli interventi più salienti e le richieste mosse dal presidio cittadino rivolte al servizio pubblico.