Il Forum siciliano dei movimenti per l’acqua e i beni comuni con una lettera aperta indirizzata ai 21 Sindaci, ai Consigli Comunali, al Commissario straordinario e per conoscenza ad ANCI Sicilia ed alla stampa, aveva chiesto all’Assemblea dei Sindaci di esprimersi in continuità con la volontà popolare referendaria del 2011 e con l’indirizzo della legge regionale 19/15, per la gestione pubblica e partecipativa del Servizio Idrico attraverso la costituzione di una Azienda Speciale Consortile. Un ente di diritto pubblico partecipato da tutti i Comuni della provincia a totale capitale pubblico, soggetto al controllo analogo degli enti e alla partecipazione democratica dei Consigli Comunali, dei lavoratori e dei cittadini.
Ci felicitiamo oggi per l’importante atto di indirizzo politico ed amministrativo che il Direttivo dell’ATI, il Commissario e tutti i Sindaci hanno saputo esprimere, compresi quelli dei Comuni che pur chiedendo il riconoscimento della gestione diretta con l’applicazione delle clausole di salvaguardia ex art.147 c. 2 bis dlgs152/06 hanno sostenuto convintamente la gestione pubblica; una scelta preliminare all’individuazione del futuro soggetto gestore che attuerà i contenuti del redigendo aggiornamento del Piano d’Ambito attraverso cui il Gestore unico, che auspichiamo possa essere individuato in un’Azienda speciale consortile, potrà accedere ai fondi della programmazione in essere e di quella UE 2021/27.
La scelta della gestione interamente pubblica di Siracusa, che segue quella dell’ATI di Agrigento, esprime una visione strategica che sottrae alla finalità lucrativa il Bene Comune per eccellenza, che guarda al futuro sostenibile ed al bene delle comunità.
Il Forum auspica che possa essere emulata presto delle altre Assemblee Territoriali Idriche siciliane, chiamate alla stessa scelta di partecipazione e democrazia da qui al prossimo 31 dicembre.
Forum siciliano dei movimenti per l’acqua e i beni comuni