L’Agorà degli Abitanti della Terra ha inviato la lettera seguente a VolKan Bozkir, Presidente dell’Assemblea dell’ONU che si riunirà il 3 e 4 Dicembre per trattare, finalmente, il tema della pandemia di Covid-19.
Lettera al Presidente dell’Assemblea Generale dell’ONU
Oggetto: Contributo spontaneo ai dibattiti della 37a sessione speciale dell’ONU su Covid-19
Signor Presidente
La nostra associazione, Agora degli Abitanti della Terra, attiva in una quindicina di paesi di diversi continenti, La ringrazia per il Suo personale impegno per ottenere la convocazione della Sessione Speciale dedicata alla pandemia di Covid-19.
Lo scopo principale della nostra associazione è quello di contribuire alla promozione di un’Umanità capace di salvaguardare, curare e promuovere i diritti universali alla vita per tutti gli abitanti della Terra (tutte le specie viventi comprese), a beneficio anche delle generazioni future. A tal fine, le nostre attività sono incentrate sulla difesa e la promozione dei beni e servizi pubblici globali, in particolare l’acqua, la salute e la conoscenza.
Condividiamo la Sua convinzione che lo svolgimento della Sessione Speciale a livello di Capi di Stato e di Governo sia di notevole importanza. Essa costituisce un’opportunità unica per definire e attuare azioni congiunte a livello globale per combattere la pandemia e garantire il diritto alla vita e alla salute di tutti gli abitanti della Terra. Come Ella scrive nella Sua lettera di convocazione: “Non dimentichiamo che nessuno di noi è al sicuro, finché non saremo tutti al sicuro”.
Questo è un momento storico. È in gioco il futuro delle Nazioni Unite, e soprattutto la capacità delle nostre società di rendere la vita universalmente libera da ogni subordinazione alle “logiche” di mercato, della finanza o di potere. La salute e la vita non sono una questione di affari, di profitto, di potere nazionale, di dominio o di sopravvivenza del più forte.
Questa Sessione Speciale è anche molto importante perché rappresenta una grande occasione per noi cittadini. L’obiettivo dei lavori del 4 dicembre ci incoraggia a esprimere le nostre priorità e i nostri desideri, a fare pressione sui nostri leader eletti affinché le loro decisioni siano in linea con i principi costituzionali dei nostri Stati e con la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e dei popoli.
Come Agorà degli Abitanti della Terra, siamo già intervenuti in settembre presso il Segretario Generale delle Nazioni Unite in difesa di una politica sanitaria senza brevetti privati a scopo di lucro e gratuita (sotto la responsabilità politica e finanziaria pubblica).
Deploriamo profondamente il fatto che il 23 ottobre, presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), i Paesi “ricchi” del Nord (Stati Uniti, Unione Europea, Norvegia, Svizzera, Regno Unito, Australia, Giappone…) abbiano commesso l’errore di respingere la richiesta del Sud Africa e dell’India, sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e da altri Paesi del “Sud”, di sospendere temporaneamente l’applicazione delle norme sui brevetti nella lotta contro Covid-19.