50 paesi (11% della popolazione mondiale) hanno dichiarato illegali le armi nucleari.
Le armi nucleari saranno bandite proprio come le armi chimiche e biologiche.
Le Nazioni Unite attiveranno il Trattato per la proibizione delle armi nucleari a gennaio 2021.
Il 24 ottobre, grazie all’incorporazione dell’Honduras, è stata raggiunta la cifra di 50 Paesi che hanno ratificato il Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPAN) promosso dalle Nazioni Unite. Tra altri tre mesi, il TPAN entrerà in vigore a livello internazionale in un evento presso la sede delle Nazioni Unite a New York.
Dopo quell’evento, TPAN continuerà il percorso verso un divieto totale delle armi nucleari. A questi 50 paesi continueranno a essere affiancati i 34 che hanno già firmato il TPAN e sono in attesa di ratifica e altri 38 che hanno lavorato e sostenuto la sua creazione all’ONU. Le tensioni possono sorgere nel resto dei paesi a causa delle pressioni delle potenze nucleari per mettere a tacere la volontà dei cittadini, ma, in tutti i casi, saremo noi cittadini a dover alzare la nostra voce e fare pressione sui nostri governi affinché si uniscano alla protesta generale contro le armi nucleari. Dobbiamo fare in modo che questo clamore continui a crescere fino a isolare sempre più le potenze nucleari, mentre i loro stessi cittadini chiedono di preservare la pace e non promuovere il disastro.
L’entrata in vigore del TPAN è un passo enorme che apre possibilità fino a poco tempo fa inimmaginabili. Lo consideriamo il primo mattone rimosso da un muro che deve essere demolito, e averlo raggiunto è un segno che possiamo continuare a progredire in tal senso. Siamo di fronte forse alle novità più importanti degli ultimi decenni a livello internazionale. Sebbene non ci sia una sola notizia nei media ufficiali (propaganda), prevediamo che questa dinamica si espanderà, e più rapidamente quando queste azioni nascoste e / o distorte delle potenze dominanti potranno essere rese visibili.
Protagonista principale di questo traguardo è stata la International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN), vincitrice del Premio Nobel per la Pace nel 2017, che ha indicato sul proprio account twitter l’importanza dell’evento, che entrerà in vigore a partire dal 22 gennaio 2021.
Nella recente Marcia Mondiale abbiamo scoperto che anche nei paesi i cui governi sostengono TPAN, la maggioranza dei cittadini non ne è a conoscenza. Data la situazione internazionale piena di conflitti e incertezze sul futuro, in mezzo alla pandemia che ci colpisce, c’è una saturazione di segnali negativi e “cattive notizie”. Pertanto, per diffondere più efficacemente questa notizia, proponiamo di non fare leva sulla paura del disastro nucleare, ma, al contrario, di sottolineare le ragioni che abbiamo per celebrare il divieto.
Cyber-party
L’associazione MSGV, membro dell’ICAN, sta lavorando per organizzare una grande celebrazione il 23 gennaio per commemorare questo traguardo storico. Avrà il formato virtuale di un cyber-party. È una proposta aperta e tutti i gruppi interessati, gli attori culturali e i cittadini sono invitati ad aderirvi. Ci sarà un tour virtuale dell’intera storia della lotta alle armi nucleari: mobilitazioni, concerti, marce, forum, manifestazioni, dichiarazioni, attività educative, simposi scientifici, ecc. A ciò si aggiungeranno ogni tipo di attività musicale, culturale, artistica e di partecipazione cittadina per una giornata di Celebrazione Planetaria.
Svilupperemo questa attività nelle nostre prossime comunicazioni e pubblicazioni.
Ci uniamo alla dichiarazione fatta da Carlos Umaña, direttore internazionale dell’ICAN, che, dopo la ratifica del 50simo stato, ha affermato con entusiasmo: “Oggi è una giornata storica, che segna una pietra miliare nel diritto internazionale a favore del disarmo nucleare … Tra 3 mesi, quando il TPAN diventerà ufficiale, il divieto sarà di diritto internazionale. Inizia così una nuova era… Oggi è un giorno di speranza”.
Cogliamo anche l’occasione per ringraziare i paesi che hanno ratificato il TPAN e congratularci con loro, e con tutte le organizzazioni, gruppi e attivisti che hanno lavorato e continuano a farlo affinché l’Umanità e il pianeta inizino a percorrere la strada che porta all’eliminazione delle armi nucleari. È qualcosa che stiamo ottenendo insieme. Vogliamo fare una menzione speciale a Peace Boat che, dal Giappone, nel giorno della celebrazione, ha ricordato e riconosciuto il lavoro che MSGeSV ha svolto per la campagna ICAN sul TPAN durante tutto il viaggio della 2a MM.
Continuiamo a lavorare con tutti per la pace e la nonviolenza. Tra le nuove azioni previste, MSGeSV terrà un webinar rivolto a studenti e docenti di varie università nell’ambito di una serie di attività che il Segretariato Permanente del Summit dei Premi Nobel per la Pace ha programmato nei prossimi mesi. Il tema sarà: “Azioni alla base sociale e la loro escalation internazionale”.
Stimolati da queste azioni e di quelle future, rafforziamo l’annuncio fatto il 2 ottobre di voler realizzare la 3a Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza nel 2024.
Elenco dei paesi che hanno ratificato il TPAN
Antigua e Barbuda, Austria, Bangladesh, Belize, Bolivia, Botswana, Isole Cook, Costa Rica, Cuba, Dominica, Ecuador, El Salvador, Figi, Gambia, Guyana, Honduras, Irlanda, Giamaica, Kazakistan, Kiribati, Laos, Lesotho, Malesia , Maldive, Malta, Messico, Namibia, Nauru, Nuova Zelanda, Nicaragua, Nigeria, Niue, Palau, Palestina, Panama, Paraguay, Saint Kitts e Nevis, Santa Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Samoa, San Marino, Sud Africa, Thailandia , Trinidad e Tobago, Tuvalu, Uruguay, Vanuatu, Vaticano, Venezuela, Vietnam.
Traduzione dallo spagnolo di Tiziana Volta Cormio. Revisione: Silvia Nocera