Il giornalista Francesco Ruotolo, direttore dei Quaderni Satyagraha, è morto questa mattina in un ospedale di Napoli a causa del covid.
Ne danno notizia gli amici del Centro Gandhi. La redazione di Pressenza si unisce al cordoglio ai parenti e agli amici augurando pace nei cuori e luce nella comprensione dei processi di trasformazione dell’esistenza. Di seguito i testi che il Centro Gandhi ha diffuso in questa occasione.
Una preghiera di Lev Tolstoj in ricordo di Francesco Ruotolo:
Non so se sopravvivrò fino a domani, se oggi o domani vivranno o moriranno prima di me tutti coloro che io amo e coloro che mi amano; non so se sarò sano o malato, se sarò sazio o affamato, se sarò stimato o disprezzato dalla gente. So soltanto una cosa: che tutto ciò che mi accadrà e che accadrà a tutti coloro che io amo, sarà secondo la volontà di Colui che vive in tutto ciò che ci circonda e nella mia anima.
E tutto ciò che accade secondo la sua volontà è bene.
Il ricordo di Ermete Ferraro
Con grande dolore comunico ai tanti amici e compagni di lotte ambientaliste, sociali e pacifiste che ci ha lasciati Francesco Ruotolo. Militante comunista, antimilitarista, docente, giornalista e cultore della memoria storica, Francesco ha rappresentato per tutti noi un esempio di coerenza ideologica, ma anche di etica della politica. Instancabile attivista, nel suo libro “70 racconti fa” aveva raccolto le sue molteplici esperienze umane e politiche. A partire dal suo giovanile volontariato sociale, passando per l’adesione al ‘Manifesto’ e l’attiva collaborazione con Vera Lombardi. Fino al 1973 ha scritto per ‘Il Mattino’ e poi – diventato dirigente di ‘Democrazia Proletaria’ – per il ‘Quotidiano dei Lavoratori’, come cronista parlamentare. E’ stato membro del Comitato di gestione della USL 41 e per più mandati Consigliere della Municipalità Stella-S. Carlo all’Arena, di cui era rimasto ‘consulente alla memoria’.
Ed a quella memoria – in particolare quella dei protagonisti delle 4 Giornate di Napoli – Ruotolo era molto legato, così come a quella di Claudio Miccoli, giovane ecopacifista ucciso dai fascisti, cui è intitolata l’Associazione di cui era tuttora socio attivo.
Francesco è stato un vero e sincero compagno di lotte antimilitariste anche nel Comitato Pace e Disarmo ed in altri coordinamenti cittadini, ma l’ultima volta che ci siamo incontrati è stata quando si è candidato alle Regionali con la lista ecosociale ‘Terra’. Purtroppo il Covid ha fatto di lui l’ennesima sua vittima, privandoci della sua tenacia di militante e della sua preziosa compagnia. Non possiamo che esprimere il nostro sincero dolore, associandoci nel ricordo ai tanti che gli hanno voluto bene e lo hanno stimato, umanamente e politicamente.