Sinossi
Israele applica nei confronti della popolazione palestinese un regime di apartheid, violandone i diritti umani e politici senza che vi sia una reale opposizione a livello internazionale. BDS Italia ha raccolto alcuni dei maggiori esperti della realtà militare israeliana pubblicando un Dossier in cui si descrive la consistenza della forza militare di Israele e si documenta lo stretto legame che intercorre fra la politica e gli armamenti e le complicità che permettono a Israele di godere di totale impunità. Obiettivo della pubblicazione è di portare a conoscenza dell’opinione pubblica italiana la realtà, nota agli addetti ma volutamente censurata dai media “mainstream”, e sollecitare le forze politiche perché si attui l’embargo militare bidirezionale nei confronti di Israele, come previsto dalle convenzioni internazionali.
Nel volume sono indagate ed approfondite le relazioni tra Israele ed istituzioni e governi europei, le collaborazioni tra istituti di ricerca ed accademie nello sviluppo di armi e tecnologie securitarie, denunciarne la pericolosità e l’impunità, sottolineando come il diritto internazionale sia ignorato e calpestato in nome di interessi “strategici” od economici.
Il Dossier si compone di un’introduzione in cui si chiariscono le motivazioni dell’embargo militare ad Israele e di vari capitoli che si focalizzano sui punti caratterizzanti della politica di guerra e degli armamenti di Israele. Negli ultimi capitoli si citano i casi di due aziende, una francese ed una italiana, complici dell’economia di guerra israeliana e infine si parla della Sardegna, la regione italiana più militarizzata e dove frequentemente si tengono esercitazioni militari cui partecipa anche Israele.
La società civile palestinese chiede da tempo un embargo militare nei confronti di Israele per porre fine a alle complicità internazionali e per rendere manifesta la responsabilità dei governanti israeliani per i loro crimini e mettervi fine. Come avvenne ai tempi della Apartheid in Sud Africa nei primi anni ’80, la mobilitazione internazionale può contribuire a rovesciare il sistema coloniale ed il regime che Israele impone ai Palestinesi, anche con sanzioni e disinvestimenti. Lo chiedono anche Amnesty International e diversi governi. E’ urgente attuare l’embargo militare totale fino a quando Israele non riconoscerà uguali diritti a tutti i cittadini che abitano la Palestina storica, si ritirerà da tutti i territori arabi occupati, consentirà il ritorno dei profughi e libererà i prigionieri politici.
BDS Italia è la sezione italiana del movimento internazionale BDS (Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni), iniziativa a guida palestinese contro l’occupazione e l’Apartheid israeliane. Con mezzi e azioni nonviolenti, il BDS promuove e sostiene la parità dei diritti per tutte e tutti e si oppone ad ogni forma di razzismo, fascismo, sessismo, antisemitismo, islamofobia, discriminazione etnica e religiosa.
Per aggiornamenti e approfondimenti:
Elaborazione grafica copertina: Rachele Streccioni Girolmetti
Hanno collaborato alla redazione: Angelo Baracca, Filippo Bianchetti, Rossana De Simone, Olivia Ferguglia, Ester Garau, Ugo Giannangeli, Flavia Lepre, Antonio Mazzeo, Loretta Mussi, Charlotte Napoli, Raffaele Spiga, Angelo Stefanini
Coordinatore del progetto: Raffaele Spiga
Biografie
Angelo Baracca
Professore di fisica presso l’Università di Firenze. Ha svolto ricerche in varie aree della fisica e in storia e critica della scienza. Ha pubblicato lavori scientifici e vari libri, tra cui manuali scientifici per l’Università e per la Scuola Secondaria, e saggi generali sulla scienza e la sua storia. Da molto tempo si occupa di problemi degli armamenti nucleari e di relazioni internazionali, partecipando attivamente al movimento per la pace e il disarmo. Scrive regolarmente su riviste impegnate su questo fronte. È membro del «Comitato Scienziate e Scienziati Contro la Guerra» (www.scienzaepace.it). Si è occupato di armamenti nucleari e disarmo, su cui ha pubblicato per la Jaca Book A Volte Ritornano. Il Nucleare (2005), L’Italia torna al nucleare? I costi, i rischi e le bugie (2008) , oltre a contributi per l’Annuario Armi-Disarmo, ha curato inoltre due Dossier sul Nucleare per Mosaico di Pace
Giorgio Beretta
Analista del commercio internazionale e nazionale di sistemi militari e di armi comuni. Svolge la sua attività di ricerca per l’Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa (Opal) di Brescia che fa parte della Rete italiana pace e disarmo (Ripd). Ha pubblicato diversi studi, oltre che per l’Osservatorio Opal, anche per l’Osservatorio sul commercio delle armi (Oscar) di Ires Toscana (Istituto di ricerche economiche e sociali) della Cgil di Firenze, per l’Annuario geopolitico della pace di Venezia e numerosi contributi, anche sul rapporto tra finanza e armamenti, per diverse riviste e quotidiani nazionali. Scrive abitualmente per i siti: www.unimondo.org e www.osservatoriodiritti.it
Filippo Bianchetti
Di Varese, medico di base in pensione, attivista per la Palestina dopo un primo viaggio di aiuto sanitario in Cisgiordania nel 2002 (poi 2 volte a Gaza ed una nei campi profughi del Libano). Ha lavorato con ISM-italia e nel Comitato varesino per la Palestina. Ora presente nel Forum contro la Guerra e nel BDS Italia
Rossana De Simone
Il suo attivismo strettamente antimilitarista comincia come delegata FIOM poi FLMU – Aermacchi Varese. In fabbrica ha fatto parte del Comitato cassaintegrati per la pace e il diritto al lavoro. Dal rifiuto di questi lavoratori di lasciarsi coinvolgere in una azione di lobbing volta a difendere l’occupazione mediante richieste di aumento delle commesse militari, e dalla loro lotta, avvenuta durante la prima guerra nel Golfo del1991, nacque l’Agenzia per la riconversione dell’industria bellica in Lombardia. A Bologna ha collaborato con il Comitato cittadino contro la guerra e attualmente fa parte della redazione di “PeaceLink” per cui scrive articoli sulla trasformazione del complesso militare industriale e sul disarmo. Con altri autori ha partecipato alla stesura di “SE DICI GUERRA… Basi militari, tecnologie e profitti” e “FRAMMENTI SULLA GUERRA. Industria e neocolonialismo in un mondo multipolare” per Kappa Vu edizioni
Olivia Ferguglia
Dottoranda in Fisica, attivista e militante per la Palestina nel campo studentesco e universitario
Ugo Giannangeli
Avvocato penalista. All’impegno nella professione ha sempre affiancato un impegno sociale e politico nella sinistra militante, prevalentemente sui temi del carcere, della pena, della repressione delle lotte sociali e della solidarietà internazionale, in particolare a sostegno della resistenza del popolo palestinese contro l’occupazione sionista. Ha partecipato come osservatore internazionale al processo nel 2002 contro Marwan Barghouti e alle elezioni del 2006 in Palestina. Ha partecipato a convegni politici a Cuba, Libia, Libano. Ha contribuito alla stesura del libro “Palestina” della collana “Crimini contro l’umanità”, ed. Zambon e, con lo stesso editore, alla riedizione nel 2018 del libro “Coi miei occhi” della avvocatessa Felicia Langer. Ha contribuito alla nascita del movimento “ No M346 ad Israele” e del “Forum contro la guerra” di Venegono. Collabora con la Scuola dei diritti umani di Como.
Antonio Mazzeo
Peace-researcher e giornalista impegnato nei temi della pace e del disarmo, dell’ambiente, dei diritti umani, della lotta alle mafie. Ha pubblicato numerosi saggi sui conflitti nell’area mediterranea, il traffico d’armi, la violazione dei diritti umani, la criminalità organizzata e la militarizzazione del territorio. Ha ricevuto il “Premio G. Bassani – Italia Nostra 2010″ per il giornalismo e nel 2020 la “Colomba d’oro per la Pace” dell’Archivio Disarmo “per aver interpretato per anni il giornalismo e la scrittura come una missione di difesa dei diritti umani e di denuncia delle ingiustizie”
Loretta Mussi
Nata a Bolzano, durante il liceo si è attivata con A. Langer in un gruppo misto alla soluzione della questione sudtirolese. Come medico di sanità pubblica ha lavorato, con diverse competenze, per la tutela ambientale, la prevenzione e l’organizzazione dei servizi sanitari in Lombardia, a Roma e in Campania. E’ stata volontaria e quindi presidente di Un Ponte per, lavorando su Libano, Iraq e Palestina. Come attivista per la Palestina, fa parte della Rete Romana Palestina e del movimento BDS Italia. E’ impegnata nel Comitato Romano per la Democrazia Costituzionale e nell’esecutivo nazionale contro l’Autonomia Differenziata. Collabora con varie associazioni per la riorganizzazione del SSN.
Raffaele Spiga
Gandhiano e nonviolento, in età giovanile, nel 1976-77 ha collaborato con il sociologo Danilo Dolci presso il Centro Studi e iniziative di Partinico (Pa), Si è occupato di educazione interculturale e di educazione degli adulti. In seguito ha approfondito il tema della risoluzione nonviolenta dei conflitti a livello interpersonale e sociale contro la psichiatrizzazione dei problemi individuali. Professionalmente si è occupato di progettazione e gestione di progetti transnazionali cofinanziati dalla Unione Europea per la coesione territoriale e per la adesione di Paesi extra-europei (Albania, Croazia, Turchia). Dal 2004 al 2012 è stato responsabile del Centro per la Cooperazione Decentrata della Regione Emilia Romagna a Gerusalemme Est occupata, coordinando progetti di cooperazione di enti locali e organizzazioni non governative con controparti palestinesi.
Angelo Stefanini
Medico, ha lavorato per anni con ONG in Africa. Ha insegnato Sanità pubblica internazionale alle università di Leeds (UK), Makerere (Uganda) e infine Bologna, dove ha fondato il Centro di Salute Internazionale (CSI). Nella Palestina occupata è stato direttore dell’OMS (2002) e del programma sanitario italiano (2008-2011). Ha pubblicato sul diritto alla salute dei palestinesi in riviste scientifiche internazionali e in riviste digitali. Alla vigilia dell’invasione dell’Iraq (2003) ha promosso la Lettera dei Medici italiani contro la guerra. E’ stato membro del Gruppo di lavoro Associazione Italiana di Epidemiologia AIE-Guerra. Come firmatario di petizioni contro l’operato di Israele è taggato sull’osservatorio pro-israeliano honestreporting.com. Dal 2015, come volontario di PCRF (Palestinian Children’s Relief Fund), compie missioni periodiche nella Striscia di Gaza dove collabora al rafforzamento del sistema sanitario locale.