Appello urgente a Conte, Speranza e per conoscenza al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di 52 associazioni lombarde “per garantire il diritto alla salute quale bene costituzionale”.
“ A nome di 52 associazioni lombarde abbiamo inviato un appello al Ministro della Salute, Roberto Speranza, al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e per conoscenza al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con la richiesta urgente di commissariamento della sanità lombarda: anche in conseguenza della cattiva gestione della emergenza COVID 19. Il precipitare inarrestabile degli eventi e l’esponenziale crescita dei contagi motivano l’urgenza del nostro appello: non è più possibile attendere!” ha dichiarato Marco Caldiroli, presidente nazionale di Medicina Democratica, a nome del Coordinamento Regionale per il Diritto alla Salute, primo firmatario dell’appello, inviato nella giornata di ieri.
La richiesta di commissariamento era stata già avanzata a giugno e presentata il 4.07.2020 con un presidio davanti al Ministero della Salute a Roma: ad oggi è stata sottoscritta da quasi 100.000 cittadini lombardi, fortemente preoccupati per il precipitare della situazione: “Siamo sconcertati e scandalizzati dalla finta “verifica di maggioranza” di venerdì scorso – ha aggiunto Marco Caldiroli- da cui ci si sarebbe aspettati un deciso cambio di rotta e che invece ha di fatto lasciato inalterate le cose. Siamo convinti che la soluzione non può provenire da coloro che hanno creato il problema e siamo scandalizzati dalla assenza e inconcludenza del dibattito politico regionale”.
Da anni le associazioni firmatarie denunciano lo stato del servizio sanitario regionale della Lombardia come fonte di iniquità, sprechi, conflitti di interesse e corruzione. “Un “sistema”, definito pomposamente “delle eccellenze lombarde”- ha sottolineato Caldiroli- che di fronte alla sfida rappresentata dalla pandemia si è dimostrato tragicamente imprevidente e incompetente, con le drammatiche conseguenze che stiamo pagando tutti. E’ inaccettabile che i gravi errori di impostazione e gestione compiuti, non solo non siano stati ammessi dai responsabili, ma vengano reiterati con l’effetto di un ulteriore, drammatico, precipitare della situazione in tutti i settori della sanità”.
Tali errori hanno determinato una quota aggiuntiva di sofferenza e morte, come documentato nel libro di Vittorio Agnoletto “Senza respiro. Un’inchiesta indipendente sulla pandemia Coronavirus in Lombardia, Italia, Europa”, consegnato alla Procura di Milano, e come segnalato anche dalle organizzazioni dei medici (FrMOCEO, FMMG) dai primi giorni della pandemia, purtroppo inascoltate.
Si tratta non solo di errori ma d una vera e propria deriva del servizio sanitario regionale, in anni di definanziamento del servizio pubblico, indebolimento della medicina territoriale in favore dell’ospedalocentrismo e di una privatizzazione spinta.
“Siamo inoltre- ha concluso Caldiroli- fortemente preoccupati della presenza, nell’agenda nazionale delle proposte di “autonomia differenziata”, che come si è visto, confligge con l’interesse dei cittadini lombardi e che riteniamo debbano essere messe da parte a favore di una ridefinizione dei rapporti Governo-Regioni nel campo sanitario, per garantire diritti uguali a tutti gli individui, secondo il dettato costituzionale. Il commissariamento della sanità della Regione Lombardia non può integralmente rispondere a queste esigenze, ma lo riteniamo un primo e fondamentale passo dovuto, in rispetto dei cittadini e dei loro bisogni ineludibili, purché l’incaricato non venga individuato tra quelli che hanno portato alla presente situazione e sia garanzia di comprovata e altissima professionalità e competenza.
Per info: Carmìna Conte cell. 393 1377616; Fulvio Aurora, cell.392516050