Intervista a Giancarlo di Tiamat, portavoce del Sistema Economico Sovrano.
Quando è nata l’idea del Sistema Economico Sovrano e come si sta sviluppando?
L’idea è nata alcuni anni fa e si sta sviluppando attraverso la creazione di una comunità di uomini e donne in collaborazione tra loro attraverso una piattaforma online in cui, attraverso diverse chat tematiche, i partecipanti si incontrano, si conoscono, si chiariscono sui principi su cui si fonda il S.E.S. e si organizzano in gruppi di collaborazione. Attualmente si lavora alla diffusione del progetto e alla costruzione della rete umana necessaria (divisa in gruppi per aree d’interesse e geografiche) per poter attivare concretamente il Sistema. Inizialmente lo scopo che ci prefiggiamo è di instaurare nelle zone geografiche gruppi di iscritti al S.E.S. che coprano il fabbisogno dei beni e servizi essenziali alla vita, così da creare un mercato locale, comunque collegati online tra loro. Nella piattaforma è prevista la possibilità di aprire un portafoglio in DIN (la moneta circolante all’interno del S.E.S.) e l’attivazione di un e-commerce per lo scambio di beni e servizi.
Di questi tempi si usa molto il termine sovranismo nel mondo sia a destra che a sinistra. Quale relazione ha il S.E.S. con i diversi Sovranismi?
Il Sistema Economico Sovrano non si rispecchia e non rappresenta nessun movimento politico, tanto meno partitico. Si tratta di un mero concetto filosofico e di un nuovo paradigma economico. Il nostro concetto di sovranismo è inquadrato in ambito giusnaturalistico, si riferisce cioè all’uomo vivente, non a un soggetto giuridico, ed è svincolato dalle norme del Diritto vigente.
Il progetto mira all’unione delle popolazioni in un unico sistema economico equo ed etico, in contrapposizione al prossimo sistema unico previsto dall’élite globale con anche l’eliminazione del contante, dove al centro si pone il valore dell’Uomo e non la materia, con l’obiettivo di eliminare in un solo colpo la disoccupazione, la schiavitù, la povertà, il ricatto e la dipendenza lavorativa.
Nel S.E.S. ci si iscrive con una professione, poi ciascuno si attribuisce un numero di ore lavorate e il sistema le retribuisce. Ci puoi spiegare meglio?
Il Sistema prevede cinque livelli retributivi per le ore di prestazione svolte per conto terzi o per produrre in conto proprio dei beni diretti alla comunità. I livelli vengono assegnati dall’intera comunità partecipante, indicando la preferenza all’atto dell’iscrizione. Il sistema si limiterà a conteggiare automaticamente le scelte e retribuire in DIN le ore dichiarate. Ogni partecipante dovrà registrare le ore svolte, che il sistema convertirà in valore, per es. 30 DIN/ora (a seconda del livello assegnato), che sarà spendibile all’interno del circuito, attraverso l’e-commerce, per acquistare i beni e i servizi offerti. Facciamo alcuni esempi:
Se un contadino lavora la propria terra per vendere i frutti del suo lavoro, dedicandoli quindi alla comunità, registrerà le ore lavorate a tal scopo. Poi inserirà nell’e-commerce del S.E.S. il proprio prodotto a un certo prezzo che, all’atto dell’acquisto, sarà detratto dal portafoglio dell’acquirente e accreditato in quello del contadino. In questo modo si dà valore in primis all’energia e al tempo profusi dal contadino e, in secondo luogo, anche alle merci. In questo sistema, un imprevisto danno al raccolto per un violento evento climatico, non danneggia economicamente il contadino e non lo porta al fallimento. Il proprio operato è sempre riconosciuto, indipendentemente dalla vendita o meno del prodotto.
Nel caso di semplice intervento di un idraulico che effettua una riparazione, se non c’è sostituzione di pezzi, l’idraulico registrerà le ore lavorate (con conferma dal cliente), il cui valore sarà accreditato nel suo portafoglio. Quindi, non sarà il cliente a remunerare l’idraulico ma egli stesso ad auto-accreditarsi il proprio valore (in base al livello assegnato). Non accadrà che chi ha necessità dell’intervento non possa permetterselo per mancanza di fondi.
Se un compositore lavora un intero anno per portare la sua opera musicale in teatro, quindi destinata al pubblico/comunità, e a lavoro ultimato un incendio brucia l’opera, allo stato attuale il compositore non riceverebbe alcun introito e si vedrebbe un anno di impegno andato completamente in fumo, senza possibilità di recuperare nemmeno il tempo dedicato. Nel S.E.S. il tempo utilizzato per la realizzazione dell’opera è in ogni caso riconosciuto.
I beni/prodotti e i servizi viaggiano con canali differenti ma sono valorizzati entrambi.
Il tutto si basa sulla fiducia, l’onestà e la responsabilità dei partecipanti, requisiti necessari per l’attuazione del nuovo paradigma e senza i quali non potremmo affacciarci nella nuova era.
Chiunque si iscriva al S.E.S. riceverà mensilmente nel suo portafoglio una quota di sussistenza fornita dal Sistema in DIN. Puoi chiarire questo punto?
La quota è denominata Reddito di esistenza e garantisce il minimo sostentamento per ciascun uomo/donna vivente. Si tratta di una minima quota giornaliera che viene attribuita al portafoglio dell’interessato dal momento dell’iscrizione, quale diritto alla vita.
Nel sistema neoliberale gli Stati-Corporazioni creano titoli obbligazionari all’Atto della nascita di ciascun individuo, a sua insaputa, e li commercializzano a livello internazionale a beneficio esclusivo delle Corporazioni. L’attuale sistema è basato sul debito pro capite, con conseguente schiavitù economica sin dalla nascita, mentre il nuovo paradigma si prefigge la liberazione degli individui e la loro completa autonomia economica, quale diritto alla vita.
In questo modo il lavoro non è più un obbligo legato alla sopravvivenza ma una libera scelta dettata dalle proprie necessità e attitudini, quindi non c’è necessità di avere un sistema pensionistico né d’imposta, perché il diritto alla vita è il principio sul quale si basa il sistema stesso.
Nel S.E.S. non è possibile accumulare fortune in base al meccanismo di eredità, che non è prevista. Puoi ampliare questo punto?
È fondamentale comprendere che l’attuale sistema ha fatto il suo corso ed è stato sviluppato nel tempo per il beneficio di pochi a scapito di tutti gli altri. Nel caso dei valori prodotti all’interno del S.E.S., la somma accumulata durante la vita di ciascun partecipante, essendo legata all’individuo, si estingue e si azzera all’atto della morte del titolare del portafoglio, mantenendo l’equilibrio della massa monetaria circolante. Ciò permette un controllo e una gestione corretta del valore complessivo, senza rischi di inflazione o deflazione.
Il S.E.S. non vuole semplicemente costituire un esempio ideale che serva per muovere le coscienze. Cosa deve fare un imprenditore che vuole iniziare a partecipare al S.E.S.?
Il S.E.S. è ambivalente, vuole smuovere le coscienze e far comprendere il grande inganno a cui l’intera Umanità è sottoposta, proponendo una valida alternativa e allo stesso tempo sostituirsi di fatto all’attuale sistema economico fraudolento. Così facendo l’Uomo può tornare a essere al centro dell’attenzione e il sistema economico uno strumento al suo servizio e non viceversa.
Le aziende potranno iscriversi al S.E.S. e, fino a quando saranno costrette ad acquistare beni in euro – in attesa che tutta la filiera transiti nel nuovo paradigma -, potranno destinare una porzione dei propri prodotti da scambiare all’interno dell’e-commerce del Sistema. Inizialmente è previsto anche il cambio del DIN in altre divise, attraverso una criptovaluta consociata, ma questo solo fino a quando il nuovo sistema avrà sostituito integramente l’attuale. Non prevediamo ulteriori possibilità di ripresa per le attività commerciali e le imprese in questa condizione economica e finanziaria agonizzante, se non col passaggio, graduale ma massivo, al nuovo paradigma economico.
Un cambiamento profondo riguardo al mito dominante, il denaro, non si realizza da un giorno a un altro, come la vedi? Cosa è il denaro nel S.E.S.?
Inizialmente prevediamo un periodo di transizione, dove il S.E.S. coesisterà con l’attuale sistema economico. Ogni cambiamento di paradigma richiede sempre un periodo funzionale alla trasformazione. Anche l’euro è subentrato alla lira con alcuni anni di ambientamento e coesistenza. L’attuale crisi economica e le problematiche sociali derivanti da azioni scellerate di una élite mondiale criminale, velocizzerà il passaggio al nuovo paradigma economico. Il denaro nel S.E.S. è la rappresentazione delle energie e delle capacità dell’Uomo di creare, è la linfa vitale del corpo societario così come lo è il sangue nel corpo umano. La differenza sostanziale tra il sistema attuale e il nuovo paradigma economico sta nel fatto che l’attuale sistema non prevede l’auto-creazione della linfa vitale, così come avviene nel corpo umano per il sangue. Nel S.E.S. invece ciò avviene, perché ciascuno è responsabile e titolare del proprio portafoglio, attraverso la gestione del proprio tempo, della propria energia e del proprio valore, senza dipendenza alcuna da terzi, in totale libertà.