Il 1° ottobre 2020 Fridays for Future è intervenuto alla Sala Conferenze della Camera dei Deputati per presentare di fronte ai parlamentari presenti “Ritorno al Futuro”, il nostro piano per far ripartire l’economia dopo il lockdown investendo sulla transizione ecologica.
Il piano, elaborato insieme a decine di esperti, scienziati, associazioni e movimenti di tutta Italia, comprende proposte per misure relative a tutti i settori dell’economia, compresi energia, edilizia, trasporti, alimentazione, turismo, gestione dei rifiuti. Le nostre proposte vanno dall’investimento nelle rinnovabili a un grande piano di efficientamento energetico, dall’investimento nella mobilità dolce allo sviluppo di una rete ferroviaria capillare che incentivi il turismo sostenibile, dalla riconversione delle aziende inquinanti alla riduzione del consumo di carne.
Per quanto i pochi parlamentari presenti in sala ci abbiano espresso il loro sostegno e apprezzamento, questo non può compensare l’inazione e le scelte sbagliate e retrograde del Parlamento e del governo. Ai parlamentari chiediamo di attivarsi immediatamente tramite tutti gli strumenti a loro disposizione per mettere in atto le misure necessarie ad azzerare le emissioni del nostro paese entro il 2030. Ogni risultato inferiore a questo non può essere ritenuto sufficiente, perché non basterebbe ad evitare le conseguenze più drammatiche del riscaldamento globale.
Le linee guida del governo per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono totalmente inadeguate ad affrontare la crisi climatica in cui ci troviamo. L’emergenza climatica non viene trattata come tale e al primo posto, anziché la tutela della specie umana e del reale benessere delle persone, viene messo ancora una volta l’aumento del PIL.
Dobbiamo cominciare ad ascoltare gli scienziati e trattare la crisi climatica con l’urgenza che merita. Il 9 ottobre scenderemo in piazza in tutta Italia e chiederemo nuovamente a gran voce un reale cambio di sistema.
Non c’è più tempo.