Tre anni fa, il 19 ottobre 2017, nello stesso giorno dell’anno in cui nel 1968 era deceduto Aldo Capitini di cui era stato amico e collaboratore, moriva Alberto L’Abate, una delle figure più vive della nonviolenza.
Era un maestro generoso, un amico e un compagno di lotte la cui parola e il cui braccio oggi ci mancano come non mai.
Lo abbiamo ricordato questa mattina a Viterbo, con profonda commozione e nostalgia.
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Una minima notizia su Alberto l’Abate
Alberto L’Abate è stato una delle figure più illustri della nonviolenza e della peace-research a livello internazionale; era nato a Brindisi il 6 agosto 1931, docente universitario di sociologia dei conflitti e ricerca per la pace, promotore del corso di laurea in “Operazioni di pace, gestione e mediazione dei conflitti” dell’Università’ di Firenze, è stato impegnato nel Movimento Nonviolento, nella Peace Research, nell’attività di addestramento alla nonviolenza, nelle attività della diplomazia non ufficiale per prevenire i conflitti; amico e collaboratore di Aldo Capitini, ha collaborato alle iniziative di Danilo Dolci e preso parte a numerose iniziative nonviolente; come ricercatore e programmatore socio-sanitario è stato anche un esperto dell’Onu, del Consiglio d’Europa e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità; ha promosso e condotto l’esperienza dell’ambasciata di pace a Pristina, e si è impegnato nella “Campagna Kossovo per la nonviolenza e la riconciliazione”; portavoce dei “Berretti Bianchi”, promotore dei Corpi civili di pace e di numerose altre rilevanti iniziative. E’ deceduto a Firenze il 19 ottobre 2017.
Tra le opere di Alberto L’Abate: segnaliamo almeno Addestramento alla nonviolenza, Satyagraha, Torino 1985; Consenso, conflitto e mutamento sociale, Angeli, Milano 1990; Prevenire la guerra nel Kossovo, La Meridiana, Molfetta 1997; Kossovo: una guerra annunciata, La Meridiana, Molfetta 1999; Giovani e pace, Pangea, Torino 2001; Per un futuro senza guerre, Liguori, Napoli 2008; Metodi di analisi nelle scienze sociali e ricerca per la pace: una introduzione, Multimage e Trascend University Press, Firenze 2013; L’arte della pace, Centro Gandhi Edizioni, Pisa 2014.
Opere su Alberto L’Abate: AA. VV., Memoria di Alberto L’Abate, fascicolo monografico di “Azione nonviolenta”, n. 5/2018.
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Anche nel ricordo e alla scuola di Alberto L’Abate continui la lotta contro la guerra e tutte le uccisioni.
Anche nel ricordo e alla scuola di Alberto L’Abate continui la lotta contro il razzismo e tutte le persecuzioni.
Anche nel ricordo e alla scuola di Alberto L’Abate continui la lotta contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Anche nel ricordo e alla scuola di Alberto L’Abate continui la lotta contro tutte le violenze.
Anche nel ricordo e alla scuola di Alberto L’Abate continui l’impegno nonviolento in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa dell’intero mondo vivente.
Anche nel ricordo e alla scuola di Alberto L’Abate continui l’impegno nonviolento per la realizzazione di una società mondiale di persone libere ed eguali in diritti, responsabili e solidali, in cui da ciascuna persona sia dato secondo le sue capacità ed a ciascuna persona sia dato secondo i suoi bisogni.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e’ il primo dovere.
Condividere il bene ed i beni.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e per la salvezza dell’intera umanità e dell’intero mondo vivente.
Solo la nonviolenza contrasta la violenza.
Solo facendo il bene si puo’ sconfiggere il male.
Solo la nonviolenza puo’ salvare l’umanità dalla catastrofe.
Sii tu l’umanità come dovrebbe essere.
In memoria di Alberto L’Abate, a tre anni dalla scomparsa
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