La Russia ha concesso un permesso di soggiorno permanente a Edward Snowden, l’informatore della NSA.
Edward Snowden vive in esilio in Russia dal 2013, quando ha rivelato i massicci programmi di sorveglianza dei servizi segreti statunitensi. Gli Stati Uniti hanno chiesto la sua estradizione per aver violato la legge sullo spionaggio. La decisione presa lo scorso 23 ottobre garantisce la sua non estradizione.
L’avvocato di Snowden, Anatoly Kucherena, ha annunciato la decisione del governo russo di concedergli un permesso di soggiorno a tempo indeterminato. La Russia aveva concesso a Snowden un permesso di soggiorno dal 2013, scaduto nel 2020.
Attraverso una serie di post, grazie alle informazioni rivelate da Snowden, si è venuti a conoscenza del funzionamento del sistema di sorveglianza di massa degli USA e dei suoi alleati, della collaborazione per questo follow-up con le grandi aziende tecnologiche, come Google, Facebook, Yahoo, ecc. e con i fornitori di telecomunicazioni, ma anche l’occultamento di questa sorveglianza con una flagrante violazione delle libertà individuali e della Costituzione degli Stati Uniti.
Pochi giorni fa, un giudice federale degli Stati Uniti ha stabilito che il governo potrebbe sequestrare i profitti dei diritti di vendita del libro di Snowden, “The Big Folder”, che ammontava a 5,2 milioni di dollari.
La giustificazione per le rivelazioni di Snowden, tuttavia, è arrivata all’inizio di settembre, quando la Corte d’Appello degli Stati Uniti ha annunciato che i metadati nascosti che raccoglievano i tabulati telefonici di milioni di americani infrangevano la legge sulla sorveglianza dei servizi segreti stranieri e potevano essere incostituzionali.
Traduzione dal francese di Raffaella Forzati. Revisione: Silvia Nocera