A Torino ancora una volta i neofascisti di Aliud, FUAN e Azione Universitaria (ovvero i giovani del partito neofascista Fratelli d’Italia) attaccano l’A.N.P.I. e l’attività culturale e formativa che l’Associazione porta avanti da decenni nelle scuole di ogni ordine e grado.
Aliud è una struttura organica di Azione Studentesca / FUAN / Fratelli d’Italia: la sua sede è stata inaugurata a Torino in Borgo San Paolo il 15 giugno 2019 solo grazie a un imponente schieramento di forze dell’ordine, anche in presenza di Roberto Rosso, consigliere e assessore regionale arrestato per comprovati accordi elettorali con la ‘ndrangheta. Dimmi con chi stai e ti dirò chi sei…
Ad una loro iniziativa del 18 ottobre 2020, scomposta e vergognosa, hanno sfoggiato uno striscione che recitava “fuori l’ANPI dalle scuole”, abusando nuovamente della libertà di espressione per diffondere le loro tradizionali falsità contro la Resistenza partigiana, che proseguono ininterrotte fin dal 1943 con la propaganda dei repubblichini di Salò servi dei nazisti del Terzo Reich.
Coerentemente con queste loro infami radici “identitarie”, negli ultimi mesi hanno portato diversi attacchi e provocazioni pubbliche di stampo razzista e squadrista sul territorio torinese:
- intimidazioni contro le compagne e i compagni del Gabrio in Borgo San Paolo che svolgono un’importante presidio antifascista e di aggregazione popolare nel quartiere,
- minacce agli storici che hanno il merito di divulgare la verità storicamente documentata sulle foibe come Eric Gobetti, al fianco del quale si sono espressi centinaia di storici, intellettuali, insegnanti, così come la nostra Presidente Nazionale dell’A.N.P.I. Carla Nespolo,
- provocazioni contro il convegno dell’ANPI all’Università di Torino sull’uso politico della memoria, in presenza di Moni Ovadia e Stojan Spetic (un ebreo e uno sloveno, da sempre categorie bersaglio della propaganda razzista e nazionalista dei fascisti di Mussolini), che fu difeso valorosamente da studentesse e studenti antifascisti dei collettivi universitari colpiti per questo ancora oggi da una dura repressione da parte delle istituzioni,
- l’offesa agli studenti deportati nei lager nazisti con l’applicazione di loro adesivi “Aliud” sulle pietre d’inciampo poste davanti al liceo D’Azeglio di Torino, in memoria di Franco Tedeschi, studente ucciso nel campo di sterminio di Mauthausen il 19 marzo 1945, e di Virginia Montalcini, studentessa uccisa nel campo di sterminio di Auschwitz il 6 febbraio 1945 lo stesso giorno del suo arrivo (non superò la selezione iniziale).
Noi dell’ANPI non ci faremo certo intimidire da questi quattro vigliacchi ignoranti (che di studiare hanno molto bisogno) e intensificheremo la collaborazione con tutte le componenti scolastiche per la corretta trasmissione della storia della Resistenza partigiana e i valori della lotta di Liberazione espressi nella Costituzione repubblicana.
La scuola italiana è antifascista: per la nostra esperienza diretta, l’A.N.P.I. è sempre la benvenuta nelle scuole di ogni ordine e grado, ogni giorno sono sempre di più gli studenti e i docenti che scelgono di iscriversi all’A.N.P.I. e di collaborare attivamente al presidio antifascista quotidiano contro ogni forma di razzismo, squadrismo e revisionismo.
L’A.N.P.I. rinnova la propria solidarietà a tutte e tutti coloro che quotidianamente vengono provocati, minacciati, offesi e aggrediti dai neofascisti sui territori e nelle scuole: la città di Torino, Medaglia d’Oro per la Resistenza, non si piegherà mai a questi rigurgiti e a questa violenza.
Tra mille difficoltà, la scuola resiste!
Ora e sempre Resistenza!