Incontro infruttuoso per Extinction Rebellion Bologna, Daniele continua lo sciopero della fame e il gruppo locale rilancia la staffetta aperta a tutte le cittadine e i cittadini. Dopo quattro giorni dal lancio sono molte le adesioni. Ma la distanza tra quanto richiesto dal movimento e le risposte dell’amministrazione rischia di trasformare la richiesta di azioni urgenti di un gruppo di cittadine e cittadini preoccupati in un muro contro muro politico, che potrebbe far perdere altro tempo prezioso per uscire dall’emergenza.
Oggi è il dodicesimo giorno di sciopero della fame per l’attivista di Extinction Rebellion Bologna, Daniele Quatrrocchi. Lo sciopero continua e si allarga a tutta la cittadinanza dopo l’incontro a porte chiuse tra l’attivista e l’Assessore all’ambiente. E’ enorme il dispiacere per tutto il gruppo che durante l’incontro aveva presentato alcune richieste minime per dimostrare la volontà d’agire dell’amministrazione nel comunicare l’entità dell’emergenza: uno striscione appeso a Palazzo D’accursio , la pubblicazione sul sito istituzionale della Dichiarazione di Emergenza climatica ed Ecologica e un incontro pubblico con scienziati per fornire ai cittadini i dati dell’emergenza.
Durante l’incontro l’Assessore ha ripetuto che l’Amministrazione sta lavorando ad un patto per il clima accogliendo gli obbiettivi del Paesc (piano di azione per l’energia sostenibile e il clima) molto ridimensionati rispetto all’obiettivo dello zero netto nel 2030, presente nella Dichiarazione. La stessa Assessora, incalzata da diversi consiglieri durante il question time, ha risposto che “l’obiettivo delle emissioni zero al 2030 non è semplicemente sfidante: è praticamente impossibile da raggiungere per una città da sola!”.
Raggiungimento dello zero netto, scrittura di una road map per raggiungerlo specificando azioni e tempistiche, indizione delle Assemblee cittadine, sono molti i punti che secondo il movimento “se ridimensionati rischiano di annacquare il senso della dichiarazione approvata un anno fa.” Inoltre, spiegano “dopo un anno di immobilismo, la situazione – a Bologna e nel mondo- è peggiorata e abbiamo bisogno di azioni forti quanto prima. Capiamo che i tempi burocratici e politici sono lunghi, ma quello che chiediamo è uno sforzo necessario, per uscire dalla crisi”.
Dopo l’incontro di giovedì è iniziata ufficialmente la staffetta, aperta a tutta la cittadinanza. Gli staffettisti si affiancheranno digiunando in piazza, a rotazione, a Daniele che continuerà fino a quando ne avrà le forze “per dimostrare una volta di più a tutte e tutti che la richiesta di azioni urgenti per affrontare la crisi climatica ed ecologica non è di una parte politica, ma è una richiesta trasversale della cittadinanza, perché è nell’interesse di tutte e tutti”. Inoltre gli attivisti hanno preparato per domenica 13 un die-in in piazza a sostegno di tutte e tutti gli scioperanti e hanno rilanciato l’assemblea delle lotte ambientali, che si terrà sempre domenica dalle 18.00.
Insomma, l’amministrazione, a distanza di un anno, sembra voler ridimensionare l’emergenza climatica, definita dalla stessa Assessora “piuttosto radicale e impegnativa”, in un senso più moderato e le attiviste e gli attivisti rimangono fermi sulle richiedere tutti gli impegni sottoscritti un anno fa. Una situazione che si ingarbuglia ogni giorno di più e che rischia di aprire un muro contro muro politico, molto lontano da quello che XR si aspettava un anno fa, quando, in Commissione ambiente del Consiglio, chiese a tutte le Consigliere e i Consiglieri “di mettere da parte i propri interessi politici per lavorare insieme all’impresa da cui dipendono le sorti di tutti noi”.
Confidiamo che l’amministrazione bolognese riapra i canali comunicativi con il gruppo e si mostri disponibile ad un confronto pubblico con la cittadinanza, senza sprecare questa enorme opportunità di dimostrarsi superiore ai teatrini politici a cui siamo abituati ad assistere in questo Paese, soprattutto in vista delle elezioni, che a Bologna si terranno in primavera.