Il “Campus Umanista” è formato da un gruppo di professionisti provenienti da diverse aree. Nasce con l’obiettivo di fornire strumenti di formazione, insegnamento e ricerca che contribuiscano ai processi di umanizzazione della sanità, a livello individuale e collettivo.
I professionisti della salute tendono a svolgere i loro compiti quotidiani in spazi in cui l’alta densità emotiva e, in molti casi, il dolore associato alla perdita di salute o alla malattia è di solito una delle caratteristiche principali. Le risorse e le competenze per affrontare questa esposizione sono difficilmente affrontate dalla formazione e negli spazi istituzionali in cui svolgono i loro compiti. D’altra parte, c’è un deficit di comprensione dell’importanza della cura di sé, spesso radicata in convinzioni basate sullo spirito di sacrificio che mette in secondo piano i propri bisogni.
Oltre a tutto questo, il fatto che gli strumenti di comunicazione essenziali non siano previsti nemmeno nei corsi pre e post laurea, impedisce all’operatore sanitario di sviluppare tutte le sue potenzialità nel rapporto con l’ambiente che lo accompagna (pazienti, familiari, il resto dell’équipe e se stesso).
La formazione dei professionisti tende a svilupparsi – con alcune eccezioni – a partire dal paradigma biomedico, e con una visione prevalentemente meccanicistica che attribuisce la malattia alle alterazioni biologiche. Gli aspetti soggettivi del processo per cui ci si ammala non sono presi in considerazione nella misura necessaria. Anche quando la formazione accademica mostra un’apertura (forse crescente dal punto di vista accademico in alcuni dei programmi di studio che incorporano programmi di “medicina centrata sulla persona“), la sua effettiva attuazione nella pratica risulta difficile o impossibile.
In questo modo, non solo viene negato o ignorato il mondo interiore delle persone che ricevono assistenza, ma anche quello degli stessi operatori sanitari.
Il deficit di cura di sé aggiunto all’assenza di spazi istituzionali che hanno come priorità “la cura di chi si prende cura” potrebbe essere una delle cause per cui più del 50% dei medici professionisti sono “bruciati”, con gravi sintomi di depressione, insoddisfazione sul lavoro, sensazione di oppressione e malessere generalizzato.
Da questo punto di vista è quindi necessario:
1) Riconoscere la necessità di lavorare sul nostro io interiore. Se non raggiungiamo una coerenza nella nostra vita tra pensiero-emozione-azione, il risultato porterà a un’inevitabile contraddizione interna e a un’usura fisica ed emotiva.
2) Attuare delle politiche istituzionali che sostengano e promuovano l’assistenza umanizzata, affinché sia implementata in modo sistematico e continuativo nel tempo.
3) La formazione in questo settore dovrebbe essere assunta dai responsabili delle istituzioni, che a loro volta dovrebbero riconoscerne l’importanza e l’innegabile beneficio che la sua attuazione comporta.
La ricerca scientifica oggi dimostra che i professionisti maggiormente “umanizzati” sono più efficaci nel trattare i loro pazienti, anche da un punto di vista tecnico o scientifico.
Obiettivi del “Campus Umanista”:
- Generare ricerca e insegnamento. Promuovere, diffondere e attuare un’assistenza sanitaria umanizzata a tutti i livelli di cura, attraverso un linguaggio chiaro e comprensibile.
- Collaborare allo sviluppo di politiche istituzionali per l’umanizzazione dell’assistenza sanitaria in tutti i settori e a tutti i livelli di assistenza.
- Collaborare nella formazione universitaria e post-universitaria di professionisti della salute di diverse aree.
- Insegnare agli operatori sanitari strumenti e strategie per la cura di sé, evidenziandone l’importanza per il benessere personale e l’impatto sulla cura degli altri.
- Generare in gruppi di lavoro spazi destinati esclusivamente alla riflessione personale e di gruppo.
Umanizzare i diversi aspetti della vita è una necessità del momento presente, ed è anche un progetto che dà senso all’esistenza umana.
Riferimenti e contatti e-mail: campushumanistaargentina@gmail.com
web: https://www.facebook.com/campushumanista/
Traduzione dallo spagnolo di Thomas Schmid. Revisione: Silvia Nocera