I movimenti femministi italiani Dalla Stessa Parte e One Billion Rising Italia chiamano a raccolta i movimenti e le associazioni femministe di tutto il mondo, per chiedere insieme la scarcerazione della attivista bielorussa, arrestata per il suo dissenso politico, al confine con l’Ucraina, mentre tentava di superare il confine.
Alla mobilitazione ha già aderito la Ong Differenza Donna.
“Abbiamo bisogno della forza delle attiviste di tutto il mondo per chiedere la liberazione di Maria e per riaffermare che i diritti umani e la libertà di espressione non possono essere violati impunemente” dichiara Giovanna Martelli del movimento Dalla Stessa Parte.
“Con le amiche di One Billion Rising Italia chiediamo a tutte le realtà femministe di sottoscrivere la lettera-appello che riportiamo. La liberazione di Maria riguarda ognuna di noi. Non possiamo restare in silenzio”
Le Associazioni Femministe del mondo si uniscono per chiedere la liberazione di Maria Kolesnikova. Non accettiamo più che nel nostro mondo accada che una libera sostenitrice della libertà del suo Paese scompaia per mano di un regime. Per questo
chiediamo a Aleksandr Lukaschenko che liberi immediatamente Maria Kolesnikova e indíca libere elezioni come richiesto dalla maggioranza della sua gente;
chiediamo al Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, l’intervento necessario per porre fine alla repressione in Bielorussia;
chiediamo alla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen che intervenga per ripristinare in Bielorussia la libertà di espressione, valore fondante dell’Europa
al Presidente
Aleksandr Lukaschenko
al Segretario Generale delle Nazioni Unite
António Guterres
alla Presidente della Commissione Europea
Ursula von der Leyen
María Kolesnikova sapeva il pericolo che avrebbe corso ma ha deciso di rimanere nel suo Paese, di non abbandonare la sua gente perché come lei stessa racconta “Impossibile fermare la protesta è più forte del singolo, me inclusa”. Maria Kolesnikova è scomparsa ieri.
Maria era l’unica oppositrice rimasta in Bielorussia dopo che Veronika Tsepkalo e Svetlana Tikhanovskaya hanno cercato rifugio fuori dai confini del paese.
Lei, carismatica giovane flautista, è diventata di colpo l’unico volto riconoscibile dell’opposizione e nelle scorse settimane ha fondato il consiglio di coordinamento per intavolare un dialogo con il Presidente Lukaschenko, che ha risposto mettendo sotto inchiesta tutti i componenti.
“Dobbiamo essere pronti a combattere a lungo: non è uno sprint, ma una maratona, la maggioranza dei bielorussi hanno fatto un’altra scelta. La protesta non può essere fermata e Lukashenko si deve fare da parte”.
Le parole di Maria sono le nostre parole e la lotta per la libertà della Bielorussa è la nostra lotta.
Presidente Lukaschenko
Segretario Generale Guterrres
Presidente von der Leyen
Chiediamo:
* la Libertà per Maria Kolesnikova
* Il rispetto dei diritti umani e della libera espressione per tutte le donne e gli uomini bielorussi
* nuove e libere elezioni per la Bielorussia con l’accompagnamento di una missione internazionale di verifica.