TAVOLA ROTONDA IN DIRETTA: giovedì 22 ottobre 2020 alle 14:00

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Cabilia è una regione etnolinguistica situata nel nord dell’Algeria, tra mare e montagna, nota per le sue querce, cedri e ulivi, ma Cabilia è rappresentata soprattutto da quegli uomini e quelle donne che hanno mantenuto viva la sua identità attraverso le generazioni. La gente di Cabilia ha sempre resistito con forza ai tanti colonizzatori, lottando per la sua terra con onore contro l’impero romano, bizantino, spagnolo, arabo e francese.

Dal 1962 Cabilia è stata corrotta da una pseudo-sovranità di cui è convinta di essere padrona; da allora è diventata terreno fertile per la rivendicazione dell’identità berbera, che fa riferimento a un sistema di valori ancestrali (codice d’onore), attraverso la scrittura, la poesia, la canzone e l’attivismo dei suoi abitanti. Nonostante ciò, il regime algerino continua ad attuare azioni repressive nei confronti dei cabili.

Lo sviluppo economico di Cabilia è ad ogni modo alla sua portata, a condizione che riacquisti la sua specificità in qualità di governo. Infatti, con il reale potenziale economico a sua disposizione – che qualcuno cerca a tutti i costi di portar via – essa è in grado, non solo di assicurare il proprio sviluppo, ma anche di contribuire in modo decisivo alla crescita di altri popoli dell’Algeria, a patto che si riconcilino, facendo interamente ingresso nel progresso e nella modernità.

MODERATORE: Rabah Arkam, militante della causa di Cabilia e Amazigh, difensore dei diritti umani, si batte per uno stato federale in Algeria. Egli ha fatto scudo alla laicità contro la strumentalizzazione religiosa, ha collaborato con organizzazioni internazionali con l’obiettivo di migliorare la condizione dei diritti umani ed è l’autore di diversi articoli sulla stampa internazionale.

Racid At Ali uQasi, militante della causa Cabila e Amazigh, è membro fondatore dell’associazione culturale Mouloud Mammeri ad Algeri, dell’Associazione culturale Amazigh di Ottawa-Gaineau; successivamente per la Fondazione Tiregwa è stato di supporto per i progetti che promuovono la lingua cabila e amazigh, in maniera particolare in campo letterario. Infine, l’ultimo progetto di cui fa parte è TQ5 Media, (televisione cabila).

Lyazid Abid, politico di origine cabila, membro fondatore e portavoce dell’Unione per la Repubblica Cabila (URK), ex ministro e poi ex vicepresidente del governo provvisorio di Cabilia (Anavad), attivista Amazight e membro fondatore dell’associazione Assirem. Ha creato l’associazione Amitié Germany-Kabylie Deutsch-Kabylische Freundschaft e.V.; ha lanciato il quotidiano online Tamurt.info ed è stato membro del comitato esecutivo della Fondazione Internazionale per la Diaspora dei Cabili (FIDEK), di cui è stato anche membro fondatore.

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Traduzione dall’inglese di Maria Rosaria Leggieri. Revisione: Silvia Nocera