“Monte dei Paschi di Siena deve restare una banca pubblica e aiutare famiglie e imprese. Il sistema bancario privato, con le sue lentezze e farraginosità, in questa fase di crisi da Covid19 non è stato in grado di rispondere alle richieste di liquidità delle PMI, delle famiglie e di chi lavora. Una MPS interamente pubblica potrebbe essere decisiva in un momento come questo ma occorre cambiare quella parte del management in continuità con un passato disastroso, segnato da connivenze politiche trasversali le cui conseguenze sono note”. Così Tommaso Fattori, candidato presidente della Regione per Toscana a Sinistra, che nella tappa senese del suo tour elettorale è tornato nuovamente in piazza Salimbeni.
“Il governo Conte, la BCE e il mondo finanziario vorrebbero che lo stato risanasse e ricapitalizzasse MPS con soldi pubblici per poi rimetterla sul mercato nel 2021, magari dandola in pasto a Unicredit. E’ la solita ricetta del socializzare le perdite e privatizzare i profitti”, ha aggiunto Fattori. “Ma un’altra scelta è possibile. Alla Toscana e all’intero Paese serve una banca pubblica con attività rivolte direttamente al consumatore finale di beni o servizi, proprio come accade in Germania. Una banca che possa avere sportelli aperti anche nei paesi periferici, svolgendo un importante servizio di pubblica utilità. E quella banca per noi dev’essere MPS – ha sottolineato il candidato presidente della regione per Toscana a Sinistra – “Un istituto di credito pubblico capace di dare fideiussioni calmierate a chi, come la piccola imprenditrice che abbiamo incontrato poco fa, ha vinto 60mila euro di bando regionale per fare apicoltura biologica e non deve per questo indebitarsi con una banca privata. Una banca capace di sostenere le future aziende speciali, pubbliche, di gestione dell’acqua per gli investimenti ordinari, prestando denaro ad un tasso di sconto vicino a quello della BCE”, ha puntualizzato Tommaso Fattori.
“Siena, le sue cittadine e i suoi cittadini, meritano verità e giustizia su quanto accaduto al Monte Paschi – ha detto Fattori -. Alla magistratura spetta il compito di individuare tutti i responsabili del disastro e obbligarli a fare la loro parte per risarcire i piccoli azionisti truffati. Ma tutta la politica nazionale, dal PD al centrodestra fino al M5S, deve fare la sua parte perché la verità possa emergere, un impegno che fino ad ora non c’è stato, tutti sembrano anzi essersi dimenticati del Monte”. Fattori ha poi ironizzato sulle dichiarazioni rilasciate da Eugenio Giani su MPS pubblica, dopo che Fattori era intervenuto sul tema. “Vedo che Giani ricalca le mie dichiarazioni. Dopo la conversione improvvisa all’economia circolare arriva anche quella a favore della banca pubblica. Ma noi non vogliamo dire ‘abbiamo una banca’, noi vogliamo dire che esiste finalmente una banca pubblica utile alla cittadinanza e agli investimenti nei settori strategici per la regione, a partire dall’economia circolare”.