Redazione vuota e musica pop, come in attesa: si è presentato così oggi il desk del telegiornale dell’emittente statale Belorus 1, all’indomani delle manifestazioni innescate dalla contestata rielezione del presidente Aleksandr Lukashenko.

L’assenza dei giornalisti è stata interpretata, anche dai corrispondenti di testate straniere, come un segno di supporto alla protesta contro il capo dello Stato. A chiedere di scioperare sono stati ancora ieri i dirigenti e i candidati di opposizione, che contestano la regolarità dello scrutinio del 9 agosto.

Ieri a Minsk si sono tenuti due cortei: uno a sostegno e uno contro Lukashenko. La seconda dimostrazione e’ stata definita da Tut.by, un sito d’informazione non legato al governo, come “la più grande nella storia della Bielorussia”. Forme di protesta con astensioni dal lavoro erano state segnalate già la settimana scorsa, anche in fabbriche di Stato. Lukashenko, che sarebbe stato rieletto per la sesta volta, è al potere da 26 anni.