Il premio Nobel per la pace Adolfo Pérez Esquivel e CODESEDH hanno promosso in Argentina una petizione (in quattro lingue: spagnolo, francese, inglese e portoghese) per un vaccino Covid-19 universale e gratuito.
Si tratta di un’iniziativa molto importante: milioni di persone in tutto il mondo stanno prendendo coscienza dell’urgenza di un sistema sanitario globale che serva il diritto universale alla vita, sostituendo l’attuale sistema militare che sta producendo morte e distruzione di massa.
Sta a noi continuare e rafforzare con entusiasmo e spirito di fratellanza universale le azioni per un mondo sicuro basato sulla salvaguardia e la promozione dei beni comuni e dei beni pubblici globali. Dobbiamo liberare il futuro della vita della Terra e dei suoi abitanti dalla sottomissione alla violenza di predatori e banditi, oggi piuttosto numerosi a capo di gruppi bancari e finanziari, industriali e commerciali globali e di Stati potenti.
Di seguito il link alla petizione e la traduzione in italiano del testo:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSeSYSlmiaP0kJwyfl-ZE5jvpHP4ThUxZUVnYVHrJ94jSp6J9g/viewform
Testo Petizione
Noi firmatari, profondamente commossi dall’avanzare della pandemia di COVID-19 e impegnati per il diritto alla salute dei nostri popoli, uniamo le nostre voci in difesa della vita e dell’accesso libero e universale ai vaccini e alle cure che sono in fase avanzata di approvazione scientifica.
COSCIENTI che le aspettative di gran parte dell’umanità, e in particolare della nostra regione latinoamericana, riconosciuta dall’OMS come epicentro della pandemia, non possono essere sottoposte ai mandati del complesso medico industriale-farmaceutico-finanziario, e soprattutto al rilascio di brevetti che ostacolano l’accesso universale e libero ai vaccini scientificamente convalidati – CLACSO.
CONVINTI che di fronte alla pandemia il senso etico della solidarietà debba prevalere sulla speculazione economica. La solidarietà, in queste circostanze, deve avere maggiore enfasi nel portare “… la responsabilità verso l’altro che si trova in una situazione di bisogno, con il riconoscimento della sua dignità…”. – Pontificia Accademia per la Vita – 22/07/2020.
IN ACCORDO con l’approccio della Commissione Interamericana per i Diritti Umani nella sua dichiarazione del 10 aprile 2020, non esitiamo a collocare il vaccino COVID-19 nel quadro del diritto internazionale dei diritti umani, sottolineando la necessità per gli Stati “… di adottare immediatamente, con urgenza e con la dovuta diligenza, tutte le misure appropriate per proteggere i diritti alla vita, alla salute e all’integrità personale… Da questo punto di vista, diversi esperti di etica e medicina in Argentina hanno affermato che il vaccino non dovrebbe avere un brevetto di commercializzazione affichè si possa facilitare, nel nostro paese e in altri paesi della regione e del mondo, la sua messa a punto e la sua distribuzione universale e gratuita secondo le proprie esigenze e possibilità attraverso il trasferimento di tecnologia. Gli esperti hanno inoltre sottolineato che l’intermediazione di interessi commerciali, come ad esempio un brevetto, non dovrebbe essere accettata. Infine, hanno indicato che il vaccino dovrebbe essere considerato un patrimonio dell’umanità all’interno di un mondo più egualitario e solidale.
PROPONIAMO: un altro mondo è possibile, è la sfida di fronte alla grave situazione che l’umanità sta vivendo ed è quella di salvare vite umane e il diritto all’uguaglianza per tutti – Forum Sociale Mondiale – WSF; i costi della ricerca, della produzione e dell’applicazione di vaccini dovrebbero essere finanziati con il costo economico di un aereo da combattimento di ultima generazione, di una bomba nucleare o di un missile intercontinentale, tutti strumenti di morte, mentre queste armi dovrebbero essere trasformate in aratri – Isaia 2: 4-; un richiamo alla mente e al cuore di coloro che governano e sono responsabili della situazione mondiale che la gente soffre a causa della pandemia COVID-19 e ai valori umanitari, tenendo presente che prezzo e valore non sono la stessa cosa. Ci unisce la lotta per i valori che danno dignità all’umanità ai fini di un mondo più giusto e fraterno per tutti.
RICORDIAMO che dopo la seconda guerra mondiale le società vivevano con due grandi paure: la possibilità di una guerra nucleare e la poliomielite. Quest’ultima ha causato panico ogni estate e in diversi angoli del mondo, minacciando la vita di milioni di bambini, poiché non aveva cura. Le sue vittime abituali avevano tra i 4 e i 16 anni. Inoltre, la poliomielite aveva un alto potere di contagio, un alto tasso di mortalità e chi sopravviveva doveva convivere con gravi disabilità. La mancanza di una risposta scientifica ha aggravato il quadro della pandemia. Il 12 aprile 1955 l’umanità ha ricevuto la migliore notizia dal Dr. Jonas Salk: gli studi preliminari erano stati completati, il vaccino si considerò approvato e fu dichiarato efficace e sicuro. Allora si trattò della più grande scoperta medica della storia. Il dottor Jonas Salk rifiutò di brevettare il vaccino da lui scoperto e in una dichiarazione pubblica disse: “… alle persone voglio dire che non c’è nessun brevetto. Si può forse brevettare il sole?”. Allo stesso modo, anni dopo, il Dr. Albert Sabin sviluppò un vaccino orale che iniziò ad essere usato nel 1957. Il ricercatore e microbiologo di origine polacca rinunciò ai suoi diritti di brevetto per facilitare la diffusione della sua scoperta in tutto il mondo il più presto possibile. La condotta dei due scienziati segna una pietra miliare etica nella storia della medicina moderna, che ha reso possibile l’eradicazione di questa malattia in tutto il mondo.
CHIEDIAMO che, a livello nazionale, regionale e internazionale, vengano adottate misure che garantiscano un accesso universale e libero, con il trasferimento di tecnologia, a tutela del diritto umani e del bene sociale costituiti dal prossimo vaccino contro il COVID-19. E’ il passo atteso dall’umanità da parte dei suoi leader e dei suoi governanti.