E’ necessario cambiare rotta per eliminare per sempre il rischio di distruzione nucleare. Basta formule geopolitiche ed equilibri strategici: ripartiamo dalla nostra umanità e dalla volontà delle persone. L’Italia abbia il coraggio di un passo storico.
Anche nell’anniversario del primo utilizzo militare a Hiroshima dell’energia atomica l’appello della società civile internazionale verso i Governi di tutto il mondo rimane lo stesso: ricordiamoci della nostra umanità ed eliminiamo le armi nucleari. A 75 anni da quella immane catastrofe, seguita poi dal bombardamento di Nagasaki del 9 agosto, che ha cancellato dalla faccia della terra un’intera città e centinaia di migliaia di vite dobbiamo fermarci e cambiare rotta. Non è più possibile basare una falsa idea di sicurezza sulla minaccia di utilizzare le più terribili armi mai concepite dall’uomo; armamenti che hanno impatti incalcolabili e ingestibili sulle città, sull’ambiente, sulla cultura e su generazioni intere. Ripartiamo dall’esempio dei sopravvissuti, in particolare gli Hibakusha, e di tutti coloro che hanno subito nel corso dei decenni ferite e dolori devastanti anche solo dai test nucleari. Da quest’esempio dobbiamo trarre il coraggio di una strada nuova che rompa con le formule sterili dei vecchi equilibri geopolitici e strategici e abbia invece il coraggio di ripartire dalla volontà diffusa, anche in Italia, delle popolazioni tutto il mondo. La maggioranza delle persone vuole eliminare dalla storia le armi nucleari e così eliminare uno dei grandi rischi globali che viviamo in questi epoca storica.
Istituzioni, ONG e movimenti attivi sui temi del disarmo si stanno mobilitando in tutto il mondo con l’obiettivo di trasformare la ricorrenza di un così tragico evento in energia propulsiva per la realizzazione di un mondo libero dalle armi nucleari!
Concretamente, la tappa fondamentale a cui si sta puntando consiste nell’entrata in vigore del Trattato per la messa al bando delle armi nucleari (TPNW). Manca solamente la ratifica di dieci Stati affinché il Trattato entri in vigore, è dunque un momento in cui il contributo della società civile di tutto il mondo risulta davvero cruciale. Rete italiana per il Disarmo e Senzatomica si uniscono a questa mobilitazione ponendo ancora una volta all’attenzione del Governo italiano lo strumento del Trattato di Proibizione delle armi nucleari TPNW: un trattato votato nel 2017 le Nazioni Unite che potrebbe diventare la strada giusta per giungere finalmente a un disarmo nucleare che in questi decenni tutti hanno evocato ma nessuno si è impegnato a costruire. Un percorso diffuso e condiviso voluto dai sopravvissuti alle bombe e ai test nucleari e promosso dalla campagna ICAN primo Nobel per la Pace 2017 di cui anche le nostre organizzazioni fanno parte.
La nostra richiesta è che non debbano passare altri 75 anni per vedere passi concreti di eliminazione delle armi nucleari, che rimangono un rischio impossibile da accettare o gestire anche se rimangono silenti negli arsenali: basta infatti una minima degenerazione nella situazione della politica internazionale (come accaduto in questi ultimi anni) per ritrovarsi di nuovo con un rischio concreto di guerra nucleare. Siamo certamente lontani dai livelli di testate della fine della Guerra Fredda, ma numerosi studi e analisi dimostrano come anche un “piccolo” conflitto combattuto con questi ordigni porterebbe ad impatti non affrontabili da nessuna struttura di sanità o welfare per miliardi di persone. Un pericolo migliaia di volte più pericoloso della pandemia che stiamo vivendo, ma che ancora non ha convinto i leader mondiali a investire nella Pace e non nelle armi. Chiediamo al Governo italiano di trovare il coraggio per un passo storico e per guidare verso una strada nuova i Paesi che ospitano armi nucleari (circa 50 state nelle due basi di Aviano e Ghedi) e usufruiscono dell’ombrello delle potenze nucleari. Non è così che si difendono le popolazioni e si costruisce la pace: ci vuole un atto di coraggio!
Per ricordare i 75 anni che ci separano da Hiroshima e Nagasaki diverse sono le iniziative in corso. In particolare Senzatomica ha organizzato una campagna di comunicazione web tramite i suoi canali socia con la pubblicazione dal dal 3 al 9 agosto di approfondimenti su vari aspetti cardine riguardanti il disarmo nucleare.
Per il 6 agosto sono invece due le iniziative promosse da organizzazioni della Rete italiana per il Disarmo: ad Aviano con i “Beati i costruttori di Pace” e a Verona con il Movimento Nonviolento e molte altre organizzazioni locali. Tutti insieme diffonderemo la consapevolezza sia delle catastrofiche conseguenze dell’uso delle armi nucleari che sull’importanza delle azioni locali per produrre cambiamenti globali, siamo convinti di poter dare il nostro contributo alla campagna “Italia Ripensaci” che chiede alle autorità italiane di rivedere la propria posizione riguardo al TPNW e di cominciare un percorso verso la ratifica dello stesso. Ci aspettiamo che il governo conte possa raccogliere questa richiesta finalmente dare riscontro alla volontà della maggioranza degli italiani e delle italiane.
6 agosto 2020, settantacinquesimo anniversario del bombardamento atomico di Hiroshima
Per ulteriori contatti:
Senzatomica – ufficiostampa@senzatomica.it – +39 338 6167247
Rete Italiana per il Disarmo – segreteria@disarmo.org – +39 328 3399267