“Bloc-News eventi e fatti in Sicilia” a cura di Toni Casano
Ordinanza-Musumeci: la via fascio-leghista della negazione del diritto umano alla mobilità, ovvero “la via mistificante di una nuova cosciente discriminazione”
DAL MESSAGGIO DELLA CARITAS E DELL’UFFICIO MIGRANTES DELL’ARCIDIOCESI DI PALERMO SULL’ORDINANZA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIA DEL 22/8/2020
«Tutti ricordano come la Regione Sicilia aveva nei mesi scorsi, per bocca dello stesso Presidente, abbia prefigurato misure di controllo severissime per i turisti orientati a trascorrere le loro ferie in Sicilia (trovandosi tra costoro, anche persone provenienti da paesi ad alta diffusione primaria del covid). Di quel che fu preannunziato a maggio finora non si è visto nulla, né si sono messi in atto protocolli di sicurezza volti ad evitare assembramenti o altre forme di pericolosa promiscuità.
Ma se coloro che provengono dai paesi del Nord del mondo, interessati fortemente dal coronavirus, possono muoversi ed entrare liberamente in Sicilia, perché i migranti no? Al contrario, quanti provengono dai paesi del Sud del mondo, quanti sono sottoposti giornalmente allo sfruttamento dell’Occidente, quanti hanno ‘ricevuto’ il covid dal Nord del pianeta, come una ennesima piaga, costoro no, non possono muoversi liberamente: rappresentano un pericolo sanitario. I poveri sono dunque pericolosi, devono essere discriminati, mentre proprio il covid ci ha insegnato che di fronte alla malattia siamo tutti uguali, che il virus non distingue i ricchi dai poveri e si diffonde tra gli uni e tra gli altri, a causa degli uni e a causa degli altri, senza differenze di sorta. Il nostro Arcivescovo, Mons. Corrado Lorefice durante il discorso alla Città del Festino di S. Rosalia il 14 luglio scorso ha ribadito: “Se il virus non ci ha insegnato che il destino del mondo è uno solo, che ci salveremo o periremo assieme; se la pandemia ci ha resi ancora più pavidi e calcolatori, facendoci credere di poter salvare il nostro posto al sole, siamo degli illusi, dei poveri disperati. Basta con gli stratagemmi internazionali, con i respingimenti, basta con le leggi omicide”.
Con l’Ordinanza del Presidente Musumeci si trasmette dunque, a nostro parere, un messaggio intimamente sbagliato e antropologicamente pericoloso. Intimamente sbagliato, perché si attribuisce ai migranti la responsabilità di una diffusione del contagio che casomai è da attribuire alla mancanza di protocolli e di misure adeguate a tutelare i cittadini dell’isola e chiunque venga in Sicilia dall’Italia e dall’estero. Antropologicamente pericoloso, perché equipara i poveri agli untori e divide ancora una volta l’umanità in due, inconsapevolmente preparando e non evitando la catastrofe planetaria che verrà da un mondo disunito e disumano. È incredibile – dopo anni di studi e di ricerche sull’invenzione del capro espiatorio quale forma di perversione sociale – come vengano ancor oggi propinate teorie di questo tipo, utili forse demagogicamente sul piano del consenso politico spicciolo, ma umanamente ed evangelicamente inaccettabili. “Il Signore – ha affermato ieri papa Francesco all’Angelus – ci chiederà conto di tutti i migranti caduti nei viaggi della speranza. Sono stati vittime della cultura dello scarto”. Solo l’abbraccio tra tutti gli uomini e l’abbraccio dell’umanità alla Madre Terra potrà darci futuro e speranza.
Leggi il messaggio integrale.
Manifestazione contro il razzismo del governo-Musumeci
Palermo – Giovedì 27 agosto, ore 11:00 – Piazza Parlamento
Con questa ordinanza, il Presidente Musumeci ha ancora una volta dimostrato la sua incapacità a governare la Sicilia, dopo la gestione fallimentare dell’emergenza sociale durante i mesi di lockdown. L’ordinanza si inserisce nel contesto delle pur gravi responsabilità del governo nazionale, che non è riuscito ad abrogare le leggi (in-)sicurezza che hanno smembrato il sistema di accoglienza e non ha disposto un tempestivo piano di trasferimenti aerei dalle aree più impattate.
Un’ordinanza razzista, fascista e populista, già invalidata dal Viminale, emanata esclusivamente con intenti propagandistici sulla scia dell’intolleranza e dell’odio nei confronti delle persone migranti, che è stata alimentata negli ultimi anni da politiche nazionaliste, sovraniste e identitarie, in Italia e in Europa Un’ordinanza intollerabile per i contenuti ed inutile per le modalità con le quali è stata emanata.
Un’ordinanza puramente propagandistica che parla alle pance di chi ha bisogno di un nemico per sentirsi protetto in un contesto in cui si continuano ad agitare paure e insicurezze, aumentate dalla presenza del virus e che distrae totalmente da quanto davvero la Regione dovrebbe fare contro la sensibile risalita del numero di nuovi positivi da Covid-19 in Sicilia: tamponi.
Ci spieghi il presidente Musumeci perché insiste su una correlazione strumentale migranti-pandemia, quando invece non fa nulla per prevenirla e controllarla intensificando i controlli tramite tampone e tracciabilità sia per i cittadini residenti sia per le migliaia di turisti arrivati da altre regioni italiane o dall’estero. La Sicilia risulta essere la regione con il minor numero di tamponi in rapporto alla popolazione residente!
La dignità e la salute sono un diritto per tutti e tutte e le persone migranti non possono essere letteralmente usate come la causa dei nostri mali e del Covid.
Siamo pronti a scendere per strada per manifestare contro questo governo regionale, razzista e fascista, oltre che incapace di gestire la cosa pubblica.
info events
Carovana Europea 2020: quattro giorni di lotta, denuncia e incontri
Dal 26 al 30 agosto in contemporanea nel Nord Italia, in Sicilia, a Bilbao e Valencia
La Carovana Europea 2020 è un’iniziativa che nasce da due esperienze collettive attive in due territori differenti: Caravana Abriendo Fronteras e Carovane migranti. E’ un evento di denuncia e testimonianza che a causa dell’emergenza sanitaria si è strutturato in modo diverso rispetto alla proposta iniziale, ma che si svolgerà lo stesso dal 26 al 30 agosto in quattro diversi territori: nel Nord Italia, in Sicilia, a Bilbao e a Valencia.
Anche la Sicilia – in quanto Frontiera sud – parteciperà alla Carovana 2020, prendendo una posizione all’interno della rete euro-mediterranea, portando i propri corpi nei luoghi siciliani di frontiera, di sfruttamento, di violenza, di esclusione. Il contributo siciliano, in linea con i temi selezionati per la Carovana, si svolgerà ogni giorno in un luogo emblematico: a Catania, la prima giornata, per denunciare le politiche di Frontex, raccontare le prassi illecite nel confine Sicilia e il ruolo della base militare di Sigonella; a Pozzallo, la seconda giornata, per denunciare il sistema Hotspot e per raccontare le lotte contro la militarizzazione della Sicilia e il MUOS; a Campobello di Mazara, la giornata conclusiva, per parlare del caporalato e dello sfruttamento lavorativo dei migranti. Inoltre verranno condivisi video che riguardano gli sbarchi di Lampedusa, il ghetto di Cassibile, le iniziative a Palermo per la regolarizzazione dei e delle migranti.
Aggiornamenti e informazioni: CarovaneMigranti \ Caravana Abriendo Fronteras \ Rete Antirazzista Catanese
Caccia all’omo. Viaggio nel paese dell’omofobia
Catania – Giovedì 27 agosto, via Crociferi 40 (cortile CGIL)
Arcigay Catania organizza la presentazione del libro del giornalista Simone Alliva, un volume di cronaca sulla guerra invisibile che da decenni si consuma dentro le mura di casa, nelle scuole, negli ospedali, nelle strade. Porta dietro di sé, insieme alle vite frantumate di una comunità che sempre si salva da sola, lo sgretolamento della democrazia di un paese.
Racconta una battaglia e cerca di ritrovare da chi, quando e dove è stata accesa la miccia. E vuole provare qualcosa: l’omolesbotransfobia non è un’emergenza. È un sentimento che abita sotto la pelle delle persone. È cultura diffusa, radicata e amorevolmente gestita.
Questo libro non vuol essere niente di più di ciò che è: un’inchiesta giornalistica. Una finestra e uno specchio sulla vita delle persone Lgbt+, su quello che è diventato il paese che ha dichiarato silenziosamente la caccia a fratelli e sorelle, figli e figlie. Insulti, aggressioni, morti sono solo una scia e illuminano una grande domanda: perché?
SIMONE ALLIVA dal 2013 si occupa di cronaca politica e diritti civili per L’Espresso. Ha iniziato la professione di giornalista nei giornali locali della Calabria. Nel 2017, per HuffPost Italia ha raccontato per primo in Italia gli orrori della persecuzione degli omosessuali in Cecenia. Nel 2019 ha firmato l’inchiesta dell’Espresso “Caccia all’omo”, iniziando a documentare il volto di un’Italia omolesbobitransfobica.
L’autore dialogherà con Dario Accolla (Gaypost.it)
Modera Vera Navarria (Arcigay Catania)
L’ingresso sarà consentito solo indossando la mascherina❗
Per comunicazioni e registrazione – 3248053858 (Whatsapp)
Canta e Cunta – Festival popolare siciliano
Palermo- 28\29\30 agosto – Chiesa di Santa Maria dello Spasimo
Tre giorni di musica, iniziative culturali ed enogastronomiche nostrane organizzate dalla Fondazione “Ignazio Buttitta” e dal Museo internazionale delle marionette “Antonio Pasqualino”. Segnaliamo la serata del 30 agosto che sarà dedicata interamente a Rosa Balistreri, con una scaletta di artisti che vorranno omaggiarla.
Quest’anno ricorre il trentesimo anniversario della scomparsa di una delle figure più importanti e spesso criticate della musica folkpopolare siciliana, Rosa Balistreri.
“L’importanza della cantautrice – scrivono gli organizzatori – non si limita solamente al campo artistico – musicale, ma riesce con i suoi testi di denuncia a criticare la condizione sociale ed economica di una Sicilia sempre più impoverita e che sempre più assumeva la posizione di fanalino di coda all’interno della politica nazionale, riuscendo nel breve tempo a farsi portavoce delle istanze del popolo e degli strati sociali più poveri e marginali, attraverso i suoi testi di lotta e denuncia”
Molti sono gli artisti siciliani che dopo la morte di Rosa (Sett.1990) “hanno lavorato per recuperare la memoria artistica e ricostruire il suo vastissimo repertorio, che oggi lascia un impronta indelebile nel genere folk-popolare”. Un lascito culturale e artistico quello della Balistreri che è andato – aggiungiamo noi – ben oltre il limite dell’insularità, il cui valore è riconosciuto dall’intera comunità del genere etno-musicale.
Binxêt – Sotto il confine. Film documentario
Ortigia (Siracusa) Martedì 28 agosto ore 20:30 Via Mario Tommaso Gargallo,
Proiezione del film-documentario di Luigi D’Alife con la voce di Elio Germano. A seguire il DIBATTITO col regista.
“BINXÊT – SOTTO IL CONFINE” è un viaggio tra vita e morte, dignità e dolore, lotta e libertà. Si svolge lungo i 911 km del confine turco-siriano. Da una parte l’ISIS, dall’altra la Turchia di Erdogan. In mezzo il confine ed una speranza.
Questa speranza si chiama Rojava, soltanto un punto sulla carta di una regione tormentata, terra di resistenza ma anche laboratorio di democrazia dal basso. Luogo in cui sui fucili di chi combatte sventolano bandiere di colori diversi, ma che parlano lo stesso linguaggio: quello dell’uguaglianza di genere, dell’autodeterminazione dei popoli e della convivenza pacifica.
Le energie rinnovabili e il loro potenziale inesplorato – Giornata di studio
Palermo – Lunedì 31 agosto ore 17:00 , MoltiVolti -Via M.Puglia n.2
Un’economia più sicura, sostenibile e a basse emissioni di carbonio: questo è l’obiettivo dell’uso delle fonti energetiche rinnovabili. La direttiva sulle energie rinnovabili (2018/2001 / CE) impone ai paesi dell’UE di soddisfare entro il 2030 almeno il 32% del loro fabbisogno energetico attraverso le energie rinnovabili.
Quali strategie abbiamo a disposizione per raggiungere questo obiettivo? Qual è il futuro dell’energia “verde” nel nostro paese? Quali prospettive dischiude la transizione energetica?
Questi gli interrogativi proposti nella giornata di studio organizzata dal CESIE.
Queste e altre tematiche saranno protagoniste dell’evento finale del progetto Newave – Renewable e-VEt learning .
Per ulteriori informazioni sul progetto NE(W)AVE, visitate il sito web https://newaveproject.eu/ o scrivete a Simona Palumbo: simona.palumbo@cesie.org.
Forum MyHandScraft – Workshop locali sull’artigianato e lo scambio di competenze artistiche a partire da metà settembre 2020
Palermo – Venerdì 4 settembre ore 17:00 – Piazza Santa Chiara
Il Forum MyHandScraft si terrà a Santa Chiara, presso Moltivolti. L’evento, originariamente previsto per il 27 febbraio, era stato cancellato in ottemperanza alle misure di distanziamento, ed è stato adesso riprogrammato in uno spazio aperto, per garantire a tutti la massima sicurezza. Durante l’evento verranno presentati i primi prodotti del progetto “MyHandScraft – Migrants’ Hands and Skills to Create a Future Track”, finanziato dal programma Erasmus + Azione chiave 2 Partenariati Strategici nel settore dell’educazione degli adulti.
L’evento è rivolto a migranti e artigiani locali, ad educatori di adulti che lavorano con migranti e ad esponenti politici, che potranno così conoscere i risultati raggiunti dal progetto fino ad ora. Inoltre durante i workshop verrà presentato il programma dei workshop locali sull’artigianato e lo scambio di competenze artistiche, che si svolgeranno a Palermo a partire da metà settembre 2020.
Salvini torna in Sicilia- Assemblea pubblica per manifestazione regionale
Catania- Sabato 5 settembre ore 18:00 -Via Teatro Massimo/Piazza Vincenzo Bellini
Appello ( modificabile e incrementabile ) per la costruzione di una grande Manifestazione Regionale in occasione della venuta annunciata di Matteo Salvini in Sicilia, a Catania.
Che non sia benvenuto al Sud è dato ormai certo. Dall’estate passata sino alle giornate di giugno scorso ha collezionato solo fischi e granite di traverso. Da Catania a Napoli, da Milazzo a Capaci, da Mondragone a Barcellona esiste una sola “accoglienza” per Matteo Salvini.
Accoglienza, quella parola che tanto lo spaventava da Ministro dell’Interno quando decise arbitrariamente di sequestrare al porto di Catania a bordo della nave Diciotti circa 150 persone, tra migranti, operatori e operatrici. Già in quella occasione da tutta la città e provincia in poche ore si radunarono oltre 3.000 persone per mettere fine a quella condizione ingiusta e disumana.
Proprio per la scelta di impedire di mettere in salvo più di 116 persone, costringendole a rimanere in mare, il 3 ottobre Salvini dovrà recarsi al Tribunale di Catania. Condanna o meno, appare evidente che non abbia mutato la scelta di fare carriera sulla pelle delle persone, sulle vite di chi è in difficoltà, di stimolare gli istinti più beceri, di approfittare delle tragedie. Ultimo esempio, ma solo in ordine temporale, lo sciacallaggio palese sulla drammatica alluvione di Palermo.
Le ripetute politiche razziste non possono aspettare i tempi della magistratura, ma ci impongono di ricordare quotidianamente, coi nostri corpi e le nostre voci, che la Lega non ci rappresenta.
Gli accordi con la Libia, riconfermati recentemente anche dall’attuale maggioranza, ci ricordano che l’approccio alle politiche migratorie è ancora di stampo profondamente razzista.
In questi anni la Lega ha portato avanti una strategia feroce mirata ad attaccare l’autodeterminazione e i corpi delle donne, strumentalizzandoli per avallare politiche securitarie, razziste e sessiste. Dopo anni di insulti ai “terroni” la Lega ha deciso che i voti dei e delle meridionali sono utili al carrocci e così prende il via il reclutamento di mercenari della politica sui nostri territori. Gente che sotto l’effige del ”Patriota” svende la nostra terra a chi l’ha schifata per anni e adesso la vuole sfruttare.
La penalizzazione del Sud è peraltro un progetto palese: un esempio su tutti l’ Autonomia Differenziata. Un volano per muovere facilmente più risorse per le regioni del Nord, già più ricche, a scapito di tutte le altre. Insomma quando si tratta di soldi, la Lega è sempre pronta con le mani in pasta.
In Sicilia possiamo considerarla proprio un comitato di affari, che conquista pezzi di istituzioni non tanto sulla base del consenso ma degli inciuci: ultimo e chiaro l’esempio della nomina di Samonà all’Assessorato ai Beni Culturali.
Quei famosi 49milioni rubati dalla Lega sono solo il caso famoso di una pratica quotidiana di un comitato di affari che si arricchisce sulla pelle delle persone.
E dove in Italia si è trovata a governare, la Lega non ha fatto che danni: esemplare la mala gestione della situazione Covid in Lombardia con centinaia di morti sulla coscienza.
Esstono una infinità di ragioni che ci impongono di scendere in piazza per dire che qui la Lega, Salvini e la brutalità di una politica ottusa e criminale non passano.
Facciamo appello a tutte le realtà, i movimenti, le associazioni, ma anche ai singoli cittadini e cittadine per un’assemblea regionale sabato 5 settembre per la costruzione di un percorso collettivo che porti ad una grande manifestazione il 3 ottobre, in occasione della venuta di Matteo Salvini in Sicilia.
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