Sabato 25 luglio si terrà la pastasciutta antifascista come tutti gli anni anche a Torino.

Il 25 luglio 1943 Benito Mussolini viene sfiduciato, deposto dai suoi stessi uomini, arrestato. Il governo è affidato al Maresciallo Pietro Badoglio: la notizia si diffonde veloce, malgrado i mezzi di comunicazione dell’epoca, in di un Paese provato da tre anni di guerra. Già dalla sera stessa, in molte piazze d’Italia, si festeggia la caduta del regime, illudendosi che sia anche la fine della guerra, col desiderio di riprendersi la piazza, dopo anni di divieti ed adunate a comando. La famiglia Cervi distribuì maccheroni con burro e formaggio in piazza, a Campegine. Un pranzo di lusso all’epoca.

Purtroppo presto arriva la delusione, seguita dalla tragedia. I nazisti liberano Mussolini e instaurano la Repubblica Sociale italiana. Inizia il periodo più buio per il centro nord dell’Italia. La Liberazione verrà solo 20 mesi dopo, con infinite sofferenze. La famiglia Cervi uscirà colpita come poche altre da questa fase storica, i sette figli maschi di Genoveffa Cocconi ed Alcide Cervi – Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio, Ettore- assieme ad alcuni compagni di lotta, saranno catturati, imprigionati ed uccisi.
La vicenda dei fratelli Cervi diventerà uno dei simboli della lotta partigiana: papà Alcide porterà avanti, fino all’ultimo suo giorno, la memoria del sacrificio dei figli. https://www.pressenza.com/it/2020/03/alcide-cervi-al-cinquantenanario-dalla-sua-morte-e-ancora-tra-noi/

Oggi Casa Cervi è sede di un museo che è anche centro studi e fondazione: circa vent’anni fa, dal cassetto dei ricordi, esce fuori la testimonianza di questo giorno di festa, quando tutto il male sembrava finito e ogni cosa sembrava possibile. Così nasce l’iniziativa della pastasciutta antifascista di casa Cervi che, si diffonde, dando vita alla Rete Nazionale Delle Pastasciutte Antifasciste (https://www.facebook.com/groups/PastasciuttaAntifascista/ ): oltre 150 eventi in tutta Italia, ai quali vanno ad aggiungersi piccole iniziative anche presso private abitazioni o inalcune comunità italiane all’estero. Bastano due commensali davanti a un piatto per dar vita all’evento!
Di questa rete Torino fa parte da alcuni anni, per iniziativa di persone che cercano di portare avanti la tradizione in modo indipendente. https://www.facebook.com/PastasciuttaAntifascistaTorino/

E’ stato un anno difficile, faticoso, pesante: è ora di rivedersi, ci ritroviamo il 25 luglio 2020, dalle ore 19.30, ai giardini di corso Umbria a Torino: per rispetto dell’ambiente e di tutti i viventi sarà una cena vegetariana, mangeremo pasta, verdure e frutta offerti dalle Sentinelle dei rifiuti https://www.facebook.com/SentinelledeiRifiuti/

Nell’ottica della gratuità e della condivisione, non verrà chiesto nessun contributo economico, sarà presente una cassetta per chi desideri lasciare un’offerta che verrà destinata in parti uguali all’associazione Rainbow for Africa ed al Museo Cervi.
Nel corso della serata verranno presentate le attività di alcune associazioni umanitarie e solidali operanti nel campo dell’accoglienza, cura, integrazione.

PER CORTESIA
– RICORDATE LE MASCHERINE !
– prenotate (anche entro il giorno stesso) PastasciuttaAntifascistaTorino@gmail.com

“Qualcuno avverte Antenore Cervi che ad aspettare la pasta c’è un giovane in camicia nera. Lui dice: si vede che ha fame. Poi gli si avvicina e gli dice: almeno la camicia te la potevi togliere”. “Ho solo questa”. “Hai capito come ti ha ridotto il fascismo?”.

 

Pastasciutta antifascista