Finalmente, il 23 luglio, lo scrittore e giornalista curdo iraniano Behrouz Boochani ha ottenuto asilo politico in Nuova Zelanda, dove si era recato nel 2019 per presentare i suoi lavori.
Boochani è stato trattenuto dal 2013 al 2019 nel centro di detenzione per migranti dell’isola di Manus, nello stato di Papua Nuova Guinea, gestito e finanziato dall’Australia nel contesto delle sue politiche di gestione “offshore” dell’immigrazione.
Da lì, in condizioni estreme, ha scritto oltre 100 articoli pubblicati sulla stampa internazionale e nel 2018 il libro “Nessun amico se non le montagne”, uscito anche in Italia grazie ad Add Editore. Ha persino realizzato un documentario, girato con un telefonino entrato di nascosto a Manus, “Chauka, Please Tell Us The Time”, proiettato nei festival di ogni parte del mondo.