È fatale che l’UE inasprisca le sanzioni contro il Venezuela nel bel mezzo della crisi da Coronavirus. Le nuove sanzioni sono del tutto controproducenti e l’espulsione dell’ambasciatore dell’UE deplorevole. Sia le sanzioni che l’espulsione dovrebbero essere ritirate”, spiega Andrej Hunko, vicepresidente e portavoce della politica europea del gruppo Die Linke (La Sinistra).

Hunko continua: “La politica dell’UE nei confronti del Venezuela è una tragedia. Si sta imponendo come giudice e tribunale penale invece di mediare. In questo ruolo potrebbe ottenere molto e aiutare a superare la tragica crisi del Paese. Quello che succede invece è che l’UE e il governo tedesco continuano a seguire la politica criminale degli Stati Uniti, che stanno cercando di dissanguare il paese attraverso un blocco economico globale e quindi di rovesciare il governo.

Anche il Segretario generale dell’ONU e il Commissario ONU per i Diritti Umani hanno giustamente chiesto l’abolizione delle sanzioni economiche perché rendono più difficile la lotta contro la pandemia di Covid 19.

La posizione intransigente dell’UE gioca a favore degli integralisti di entrambe le parti e impedisce l’unica via d’uscita dalla crisi: una soluzione politica basata su negoziati tra le parti in conflitto. Questo corso è particolarmente urgente a causa della situazione umanitaria e dei diritti umani in Venezuela”.

Comunicato stampa di Andrej Hunko, vicepresidente e portavoce delle politiche europee del gruppo DIE LINKE, 30 giugno 2020.

 

Traduzione dal tedesco di Thomas Schmid. Revisione: Silvia Nocera