I Comuni soci SMAT sono convocati nuovamente in assemblea per nominare il nuovo consiglio di Amministrazione dell’azienda.
Mentre il Comune di Torino (azionista largamente maggioritario di SMAT) ha presentato nei modi e tempi dovuti i nomi dei tre candidati di sua spettanza, i Comuni dell’area metropolitana tardano a formalizzare le loro due candidature, forse perché non sono ancora riusciti a sciogliere ogni dubbio di legittimità di una di esse.
Si tratta dell’attuale presidente SMAT, da tempo in quiescenza e non più nominabile se non per la durata massima di un anno e in ogni caso senza compenso alcuno. Lo stesso vale per il mandato appena scaduto, sul quale a suo tempo non si è fatta sufficiente attenzione o si è sorvolato.
Ora non è più possibile ignorare il problema, sollevato formalmente in Consiglio comunale di Torino dal Gruppo 5Stelle, e che i Comuni dell’area metropolitana dovranno chiarire per non rischiare di sottoscrivere una candidatura illegittima. Ci auguriamo che lo facciano in tempi brevissimi, per non pregiudicare il funzionamento dell’azienda.
Ma ci auguriamo soprattutto che il nuovo Consiglio d’Amministrazione SMAT imprima una qualità nuova alla gestione dell’azienda, che abbia come principali obiettivi idrici, ambientali e sociali
- La drastica riduzione dello spreco idrico,
- La tutela della risorsa idrica e gli interventi ambientali (ad es. la rete dei depuratori) per una efficace azione di attenuazione della crisi climatica
- L’abolizione delle consulenze esterne milionarie e il conseguente rientro in azienda di attività strategiche quali la progettazione delle opere, per esercitare un reale controllo dei cantieri, dei tempi di realizzazione, e della sicurezza dei lavoratori.
Sollecitiamo ancora una volta i Comuni soci SMAT a rispettare la legge sulle nomine negli enti partecipati, e a esercitare nei confronti di SMAT lo stesso “controllo analogo” a quello che esercitano sui loro uffici.
Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino