Oggi è stato fatto un presidio davanti al Comune di Torino per denunciare gli effetti di un welfare insufficiente che mette gravemente in difficoltà persone e famiglie socialmente fragili.

Ancora una protesta per le politiche sociali messe in atto dall’amministrazione torinese, la manifestazione è stata organizzata da:

Il comunicato degli organizzatori:

“La Rete di solidarietà popolare di Torino è formata da varie realtà sociali che da mesi si spendono per intercettare i bisogni fondamentali della nostra città, cercando di dargli una risposta autorganizzata e concreta, quartiere per quartiere.

Da quando il governo italiano ha decretato le misure di lockdown in molti e molte abbiamo sentito la necessità di attivarci per i bisogni dei nostri quartieri. Sin da subito era infatti chiara una cosa: la pandemia non avrebbe avuto effetti uguali per tutti. Abbiamo pensato che chi versava in condizioni lavorative precarie, chi non ha la cittadinanza italiana o un permesso di soggiorno, chi ha molte figlie o figli a carico e non avrebbe potuto contare sull’aiuto della scuola, insomma chi versava in situazioni di fragilità, avrebbe subito un duro contraccolpo economico e sociale.

Abbiamo quindi pensato di autorganizzarci per cercare di garantire, per quanto possibile e ciascuno guardando al proprio quartiere, diritti fondamentali che pensavamo sarebbero stati messi ancora più a rischio di quanto già non lo fossero prima della pandemia.

Dopo mesi ci rendiamo conto di non aver sbagliato previsione. I sussidi economici e sociali messi in campo dal governo e dagli enti locali non sono stati solo insufficienti: sono stati ridicoli. Abbiamo consegnato migliaia di pacchi alimentari a persone che non avevano ricevuto i buoni spesa, pochi e a volte mai pervenuti. Abbiamo incontrato persone che non riuscivano a pagare l’affitto o le bollette da mesi; altre cui non era garantita alcuna misura perché legalmente discriminate a causa della loro provenienza.

Questo è il quadro che abbiamo incontrato nelle strade della nostra città e che non accenna a migliorare. Per questo sabato alle ore 11 ci troveremo in presidio sotto al Comune di Torino: vogliamo essere ascoltate e ascoltati!
Chiediamo:
– Allargamento dell’erogazione dei buoni spesa;
– Blocco degli sfratti e delle utenze;
– Assegnazione delle case popolari al momento libere;
– Un sostegno al reddito adeguato e indiscriminato;
– Il diritto di residenza per l’accesso ai servizi pubblici anche per chi non ha una casa.

Dopo mesi di solidarietà e di azioni per i nostri quartieri il Comune e le istituzioni ci devono ascoltare. Torino sta venendo presa in giro!

Alla fine del presidio ci muoveremo tutti e tutte insieme verso Piazza Castello per partecipare a Black Lives Matter Torino – In piazza contro il razzismo, perché molti dei disagi che abbiamo incontrato nei nostri quartieri derivano dalle discriminazioni delle istituzioni.
Anche Food Not Bombs Torino sarà presente in piazza con una distribuzione di cibo gratuito per sostenere l’iniziativa di lotta.”