Il sindaco leghista impone un pass da 10 euro per il “diritto al mare” negato.
Questa mattina siamo stati a Positano.
Ci sono quasi 30 gradi fuori e chi può è giusto che cerchi un po’ di respiro sulle nostre splendide spiagge per rilassarsi un po’.
Scopriamo che anche qui le ordinanze regionali sono il pretesto per una “selezione all’ingresso” con un preciso costo economico, come se non bastasse già il prezzo di un parcheggio e di servizi da queste parti non proprio accessibile.
Purtroppo non c’è nessuna notizia di giovani ragazzi di Positano assunti utilizzando queste risorse, né abbiamo alcuna garanzia che questi 10 euro chiesti ai non residenti possano essere davvero riutilizzati per risollevare la vita di cittadini colpiti da un Covid che ha messo in ginocchio chi ha sempre vissuto grazie al lavoro stagionale in questa zona.
Abbiamo però trovato la delibera n.41 del 4.6.20 con cui il sindaco leghista De Lucia apre il litorale di Positano, e soprattutto la spiaggia di Arienzo, a un turismo esclusivamente elitario negando il “diritto al mare”, attraverso la fruibilità gratuita e il libero accesso a un bene del demanio pubblico.
“Volevamo rilassarci un po’ senza essere costretti a chiedere un prestito in banca. Ci siamo ritrovati alla “selezione all’ingresso” in stile Billionaire – commenta Davide Trezza, coordinatore nazionale di Potere al Popolo. “Nessuno ha la forza e il coraggio di aprire una riflessione sul diritto al mare per tutti, sul diritto al lavoro di chi viene sfruttato da chi continua ad accumulare ricchezze qui. Intraprenderemo tutte le azioni necessarie per restituire alla collettività il libero accesso a queste spiagge meravigliose”.