Il Prinz Eugen lancia una raccolta di schede telefoniche per telefoni pubblici, acquistabili anche in tabaccheria, da donare ai trattenuti del CPR di Torino.
Una circolare del Ministero dell’Interno ha ordinato di sequestrare i telefonini ai trattenuti, questo ovviamente riguarda anche i trattenuti all’interno del CPR di Torino.
Riportiamo a tal proposito un brano di un’intervista realizzata da Fabrizio Maffioletti a Monica Cristina Gallo, Garante per le Persone Private della Libertà del Comune di Torino:
“Il telefonino rappresenta anche un momento di svago, la possibilità di capire cosa sta succedendo intorno a noi, una persona rinchiusa in quella struttura (la permanenza in un CPR non avviene per reati penali commessi, n.d.r.), è normale che abbia voglia di utilizzare il proprio cellulare per ottenere informazioni su ciò che sta succedendo, a maggior ragione nella condizione nella quale si trova.”
e un brano di un’articolo di LasciateCIEntrare:
“Nei CPR la libertà di comunicazione con l’esterno è da sempre oggetto di restrizioni di ogni sorta, resa ancora più difficile negli ultimi due anni, prima con l’impedimento a utilizzare telefonini personali provvisti di telecamere e poi telefonini personali di qualsivoglia tipo.
Lo scopo è ovviamente quello di annullare le possibilità di denuncia dall’interno che, come accaduto in passato, ha portato alla luce fatti scellerati: violenze della polizia, mancata assistenza sanitaria, mancato accesso al diritto di difesa, condizioni igieniche dei moduli abitativi orripilanti e morti per mancate tutele o per abusi di ogni sorta.”
Per “garantire” la possibilità di comunicazioni con l’esterno ogni CPR è dotato di un telefono pubblico, ecco perché è stata lanciata la raccolta solidale di schede telefonche, per permettere ai trattenuti di comunicare con l’esterno.
Di seguito il comunicato del Prinz Eugen, realtà sociale molto attiva a Torino:
“Durante la fase di lock down, in pieno periodo emergenziale, molte delle categorie degli inaccettati e degli invisi alla società massificata, sono stati più visibili.
Soprattutto nel momento in cui il sistema, con una carica di beffarda carogna, pensava di riportare tutto a “come prima”. E senza averne neanche contestazioni né dovendone dare spiegazioni.
Fra tutti di sicuro il caso dei senza tetto è quello che a Torino ha mostrato a pieno la propria esistenza.
Ci sono invece stati casi di inabissamento nella oscurità. Un inabissamento non casuale, ma anzi, fortemente voluto ed organizzato.
È il caso dei CPR (Centri per il Rimpatrio, a Torino via Santa Maria Mazzarello 31, gestione GEPSA).
A Gennaio 2020 con una nuova circolare venivano silenziate le voci dei reclusi, a cui da allora vennero sottratti i telefonini personali.
Risultato: zero contatti con l esterno, quindi zero possibilità di raccontare le vessazioni quotidiane, le ribellioni singole o collettive. Zero possibilità di esistere come soggetto nella comunità “fuori”.
Senza telefono personale (hanno accesso ad una cabina telefonica interna ed a disposizione una scheda da 10 euro per le chiamate), senza internet e messaggi, senza accesso alle informazioni, oggi crediamo che all’interno dei Cpr i reclusi non saprebbero a chi rivolgersi in caso di necessità o di volontà di denuncia.
Oggi essere solidali con chi è recluso perché senza documenti, vuol dire tentare di restituire loro una voce che esca dalle mura.
Per questo inizia la RACCOLTA DI SCHEDE TELEFONICHE quelle per telefoni pubblici, acquistabili anche in tabaccheria.
La richiesta è di portare le schede ai luoghi di raccolta. Il tutto verrà consegnato con un presidio SABATO 20 GIUGNO 2020.
L’obiettivo è di consegnare 1 scheda da 5 euro ad ogni recluso più una scheda da 10 euro dedicata alle aree e che serva proprio per chiamate di denuncia.
Al CPR di Torino (dati dell’8 giugno) si trovano recluse una 70/80 persone, ma il timore che in ripresa della normalità i numeri crescano in fretta è forte.
Serviranno quindi almeno 100 schede da 5 euro + 7 schede da 10 euro (in realtà non sappiamo quante aree siano aperte. Ad aprile erano 4 più la zona ospedaletto, ma ad oggi tutto da verificare).
Quindi iniziate il passaparola.
Questa volta solo SCHEDE TELEFONICHE per cabina telefonica, non per cellulari.
Sarà, crediamo, già complicato farle entrare in modo sensato.”
I luoghi di raccolta:
- BAROCCHIO (strada del Barocchio, Grugliasco) domenica 14 giugno durante la pizza bella vita.
- PRINZ (C.so principe Eugenio 26) da lunedì 15 a venerdì 19, tutti i giorni.
- RADIO BLACKOUT (via Cecchi 21)Venerdi 19 dalle 15.00 alle 18.00.
- BARRICATA (Via Giulia di Barolo) tutti i giorni dalle 18.00 alle 20.00
- GELATERIA POPOLARE (via Mameli 6) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00
- Vineria IL SALTO DELL ACCIUGA (Avigliana, via Umberto primo 33 – zona piazza Conte Rosso (unico punto che raccoglierà anche i soldi che verranno poi utilizzati per l’acquisto delle schede).
Le schede telefoniche verranno consegnate SABATO 20 GIUGNO con un presidio che inizierà alle 15:30 (CPR, lato C.so Brunelleschi).