Chiudere i luoghi di accoglienza: è questo il ritorno alla normalità?
Costringere le persone a dormire in strada: sono queste le cautele sanitarie?
Obbligare chi non ha una casa a bivaccare sotto i portici: è questo il pubblico decoro?
Settanta persone senzatetto, da lunedì 8 giugno, si sono ritrovate di nuovo nelle strade di Como dopo la chiusura della struttura di via Sirtori che aveva offerto loro un riparo negli ultimi mesi. Donne e uomini, italiani e stranieri, sono ora senza un tetto sopra la testa, in condizioni non dignitose, senza neppure i più elementari servizi a disposizione.
Possiamo immaginare le loro sofferenze, il senso di frustrazione, la disperazione. Possiamo anche comprendere che in tale situazione non è possibile garantire le condizioni igienico-sanitarie richieste a tutti nei diversi ambiti della vita sociale a fronte dell’emergenza determinata dall’epidemia covid-19.
Da anni le associazioni di volontariato e del terzo settore e la cittadinanza attiva hanno portato all’attenzione i problemi legati alle forme di grave marginalità, hanno offerto aiuto con spirito collaborativo e hanno indicato soluzione percorribili.
Le istituzioni – cui spetta il compito di rimuovere gli ostacoli al «pieno sviluppo della persona umana», come recita l’articolo 3 della Costituzione italiana, e l’obbligo di riconoscere la pari dignità sociale di tutti e tutte – non hanno saputo in tutto questo tempo far altro nel migliore dei casi che escogitare soluzioni parziali e limitate e negli altri frapporre ostacoli all’affermazione dei diritti delle persone.
Como accoglie, insieme a tante altre realtà e reti della città e del territorio, chiede a tutte le persone, cittadini e cittadine, di rinnovare con forza queste giuste richieste, poiché non sono stati fatti passi avanti. Anzi, oggi la situazione è ancora più critica, assolutamente indegna della storia e dell’umanità della nostra città che, al di là delle diverse sensibilità e opinioni politiche, condivide valori umani profondi e il senso di appartenenza alla città e l’attenzione alla qualità della vita di chi la abita.
Per ribadire queste richieste chiediamo di partecipare a una manifestazione
Sabato 13 giugno alle ore 15.30 in piazza Cavour a Como.
Una coperta sulle spalle sarà il simbolo della nostra solidarietà alle persone senza tetto e della nostra cura per il futuro della città.
La manifestazione si svolgerà nel rispetto delle normative di salute pubblica, in forma statica e con le necessarie distanze di sicurezza e mascherine.