In Tunisia, come nella maggior parte dei Paesi africani, le restrizioni alla mobilità imposte per frenare il coronavirus hanno spinto molte famiglie nell’indigenza. E’ per questo che una ong locale, Sustainable Food Bank, in collaborazione con il ministero per le Donne, ha deciso di intervenire sostenendo le persone quando devono fare la spesa.
Il meccanismo è semplice ma sfrutta le nuove tecnologie: i volontari raccolgono le donazioni attraverso una “banca del cibo”, una piattaforma che permette poi tramite sms di inviare una nota di credito agli interessati, che gli permetterà di
pagare il conto dal fornaio o in macelleria.
Il progetto è stato lanciato durante il mese di Ramadan, il mese sacro per il musulmani che insieme alle restrizioni alla libertà di movimento imposte dal governo rende più complicata la vita quotidiana.
A beneficiarne infatti non sono soltanto le famiglie – circa 300 quelle coinvolte – ma anche le attività commerciali, come ha spiegato Farah, la proprietaria di una frutteria che ha aderito all’iniziativa. In un momento in cui i clienti non ci sono più,
“l’ong ci aiuta finanziariamente. Tramite la piattaforma riceviamo il denaro in anticipo, e poi passano i clienti a ritirare gli acquisti in base alla somma inviata”.