Insieme a centinaia di parlamentari di tutto il mondo, ho firmato la lettera promossa dal senatore Bernie Sanders e inviata ai dirigenti del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale per chiedere che queste istituzioni finanziarie cancellino, annullino, eliminino il debito dei paesi a basso reddito nei loro confronti, come risposta necessaria e urgente alla crisi globale della COVID-19.
Ho sottoscritto questa lettera con convinzione, perché per gli umanisti la protezione della vita è di gran lunga superiore agli interessi economici. Oggi, in un mondo in cui i grandi conglomerati finanziari continuano a rafforzarsi, mentre milioni di persone vivono nell’angoscia di non poter sfamare le loro famiglie, è fondamentale mettere tutto il nostro impegno per proteggere coloro che sono più colpiti da queste due pandemie, la pandemia sanitaria dovuta all’espansione del virus e la terribile pandemia sociale dovuta all’aumento della disoccupazione, della precarietà e della fame.
Invito tutti gli umanisti del mondo ad aderire a questa iniziativa, invitando i loro governi a chiedere la cancellazione totale dei debiti di quei paesi che non possono permettersi di pagare. Oggi TUTTE le risorse devono essere destinate a coprire il fabbisogno di milioni di disperati e non un solo dollaro deve essere dirottato nelle tasche del sistema finanziario mondiale.
Molti parlamentari hanno partecipato a questa iniziativa, che è stata firmata tra gli altri dall’ex leader laburista britannico Jeremy Corbyn, da Ricardo Monreal, leader della maggioranza al Senato messicano, da Golriz Ghahraman, membro del Partito verde della Nuova Zelanda, dal parlamentare francese Jean-Luc Mélénchon, da Adam Bandt, leader dei Verdi australiani, dai membri della Knesset israeliana Ofer Cassif, Aida Touma-Sliman e Ayman Odeh, da Maya Fernández Allende, nipote di Salvador Allende e dal senatore colombiano Gustavo Petro.