Una resistenza tragica, ma eroica è come i fondatori del Cine Club brasiliano Marighella definiscono l’atteggiamento di Carlos Marighella, un uomo di colore, considerato il “nemico numero 1” del governo, di fronte alla totale chiusura del regime durante il periodo più repressivo della dittatura militare in Brasile, avvenuta tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70, durante i governi di Artur da Costa e Silva e di Emílio Garrastazu Médici. Nemico a tal punto che ancora oggi subisce persecuzioni e censure. Il film “Marighella”, diretto dall’attore brasiliano Wagner Moura, lanciato e accolto con grandi consensi al Festival di Berlino del 2019, non è riuscito ancora a uscire nelle sale brasiliane e la data della prima proiezione non è ancora stata stabilita a causa della pandemia. In seguito il film è stato nuovamente cancellato per questioni burocratiche dall’organo che regola il settore dell’audiovisivo in Brasile e che il regista del film definisce come censura, in un’intervista rilasciata alla rivista Marie Claire il 19 maggio del 2020.
“Abbiamo girato Marighella alla fine del 2017, un film realizzato su e per il Brasile. Per questa ragione, è ancora più frustrante che non sia uscito nelle sale. Ho dedicato gran parte della mia vita e dei miei risparmi alla sua produzione. È doloroso non vederlo realizzato a causa dell’ignoranza e della brutalità di una censura. La perdita economica, naturalmente, è grande. Per poter far uscire il film a maggio – cosa che non accadrà più -, abbiamo dovuto rinunciare a 1,2 milioni di reais brasiliani del fondo settoriale di Ancine, Agenzia Nazionale del Cinema del Brasile, che avevamo a disposizione. È una somma che noi non abbiamo, ma a cui i produttori hanno avuto il coraggio di rinunciare, con la speranza che Marighella facesse un buon incasso, in conseguenza all’innegabile interesse che questo divieto di proiezione avrebbe generato. Molte persone mi dicono: “Mettilo in streaming gratis”. Non posso farlo, primo, perché il film non è mio, e in secondo luogo, perché per me, sarebbe come arrendersi: voglio il mio film nelle sale come qualsiasi altro. Ma quel giorno arriverà.”
L’attore Wagner Moura nell’ Intervista alla rivista Marie Claire, 19/05/2020.
E questo atteggiamento di eroica resistenza si potrebbe quindi attribuire anche a coloro che promuovono il movimento del Cine Club brasiliano e a tutti i lavoratori della cultura, che lottano quotidianamente per continuare a svolgere le proprie attività, anche senza ricevere – in molti casi – nemmeno un centesimo in cambio? Un movimento nato nel XX secolo in Francia e iniziato in Brasile alla fine degli anni ’20, il Cine Club ha svolto da allora un ruolo sociale e culturale fondamentale nella promozione di film, nella diffusione dell’informazione, nella creazione di contesti di scambio di esperienze e nella formazione di coscienza critica sulle tematiche contemporanee che il cinema affronta.
Questo è il ruolo svolto dai vari Cine Club e soprattutto da quello di Marighella che, fin dalla sua creazione e dalla prima esibizione nella città Campos dos Goytacazes (Rio de Janeiro), circa 4 anni fa, ispirandosi al movimento del Cine Club di Pernambuco, ha lavorato costantemente (fisicamente) fino alla quarantena, per la realizzazione di attività in cui il cinema potesse favorire lo scambio di idee e generare momenti di riflessione e di svago.
La scelta del nome Marighella per il Cine Club è stata deliberata e rappresenta una risposta al crescente movimento di persone che cercano di stravolgere la tragica storia della dittatura militare e di coloro che hanno resistito ad essa.
“Quello che vogliamo è che le nuove generazioni non si lascino trascinare dalla disinformazione, soprattutto con la diffusione di menzogne su Internet, e cerchino di informarsi su chi fosse questo grande brasiliano.”
Leonardo Puglia, co-fondatore del Cine Club Marighella
In un paese di dimensioni continentali come il Brasile, i Comuni brasiliani (per un totale di 5.570), hanno poco più di 3.300 cineteche, situate in 372 città e raggiungono un pubblico di 161 milioni di spettatori, di cui solo 23 milioni guardano film nazionali, secondo i dati del Ministero della Cultura del 2018. Questo dimostra che il mondo dello spettacolo e della distribuzione e il governo dovrebbero lavorare insieme per ampliare il loro raggio d’azione, puntando alla formazione di un pubblico per il cinema nazionale, cosa che permetterebbe di rafforzare l’importanza del lavoro che i Cine Club svolgono nella società.
Per questo motivo, questo gruppo di amici del Cine Club Marighella, formato da insegnanti, ingegneri, ricercatori e pubblicitari, ha un ruolo fondamentale nel settore dell’audiovisivo; oltre a essere costantemente in attività dal 2016, avendo già tenuto più di 40 sessioni in 13 sedi, in 3 diverse città: Campos dos Goytacazes, Rio de Janeiro e Macaé, raggiungendo un pubblico di oltre 1.600 spettatori. Il tutto con esibizioni gratuite proposte dai partner dei movimenti sociali, e una gran parte dei loro aderenti è costituita da persone di età superiore ai 40 anni, soprattutto donne. I film trattano vari temi di interesse sociale come il razzismo, la violenza nelle campagne brasiliane, il maschilismo, l’omofobia, la disuguaglianza, i media, l’educazione, e molti altri. Per l’edizione speciale dedicata alle donne nere che abbiamo realizzato in onore di Marielle Franco poco dopo la sua esecuzione, nel 2018, tra i momenti più salienti è stata particolarmente toccante la proiezione del film “Il Giorno che Durò 21 Anni” (2012), del regista Camilo Tavares, seguita da un dibattito sul colpo di stato militare del 1964, che il Cine Club ha organizzato al secondo turno delle elezioni presidenziali del 2018.
“È stato un momento critico, di molta tensione per quello che sarebbe successo in Brasile con l’elezione alla presidenza di un famigerato nemico delle minoranze e difensore della tortura. È stato un momento toccante per tutti noi.”
Gustavo Machado, co-fondatore del Cine Club Marighella
Non possiamo ancora prevedere quello che accadrà nel settore culturale dopo questa pandemia che sta devastando non solo il Brasile, ma il mondo intero. Ma ci auguriamo che in questo scenario i Cine Club, così come altri settori culturali, possano continuare a svolgere un ruolo molto importante, intervenendo nella formazione del pubblico, con l’obiettivo di rafforzare e avvicinare la produzione nazionale allo spettatore, contribuendo alla diversità e al rinnovamento del cinema nazionale.
Consapevole che è necessario creare e mantenere strategie di permanenza e azione in ambito culturale e soprattutto nel settore audiovisivo, anche in tempi di quarantena, il Cine Club Marighella inizia a contribuire alla sezione Cultura e Media di Pressenza, portando settimanalmente al pubblico consigli sui film e podcast, affinché i lettori di Pressenza possano ascoltare, condividere, criticare, portare idee, opinioni e suggerimenti, oltre a parlare di film, ovviamente! Si può accedere a questo contenuto sia sul sito dell’agenzia, che sui social network del Cine Club.
Bevenuti!
Traduzione dal portoghese di Matilde Cesta