Il prossimo 2 giugno non potremo festeggiare a modo nostro in piazza, come si fa a Bologna dal 2016, la Repubblica della Costituzione, quella che “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli…” (art. 11).
Vorremmo invece, specialmente quest’anno,“assembrare” più persone possibile, per la gioia di stare insieme, e per ricordarci sempre da dove veniamo e dove dovremmo andare, ma le ragioni sanitarie e il senso di responsabilità ce lo impediscono. Il Portico della pace affida dunque a due video, con le immagini delle manifestazioni promosse negli anni nella comunità bolognese e con le parole sempre potenti e profetiche di Alex Zanotelli, l’invito a ripensare la missione della Repubblica, specialmente in una situazione critica come quella che stiamo vivendo.
Nel contrasto alla pandemia abbiamo sentito risuonare spesso un linguaggio bellico. Abbiamo assistito al rilancio del mito della guerra come energia e mobilitazione positiva e alla rilegittimazione delle spese militari. Negli Stati Uniti l’acquisto di armi ha subito un’impennata e nell’Italia in pieno lockdown, mentre si moriva da soli nelle terapie intensive e il solo comparto agro-alimentare sembrava essere forzatamente aperto, le fabbriche di armi – ritenute di importanza strategica – non hanno mai chiuso.
Mai come oggi abbiamo invece capito che occorre spendere di più per la salute e per il lavoro e molto meno per gli armamenti. Che occorre prendersi cura l’uno dell’altro, ovvero il contrario della guerra. Che non bisogna tornare alla normalità di prima, ma cambiare ciò che ha causato le disuguaglianze ed il disastro ambientale che abbiamo di fronte. “Per un’economia di pace e di fraternità”, come vuole la Marcia per la pace Perugia-Assisi del prossimo 11 ottobre. Perché oggi sappiamo tutti che le scelte di campo sono necessarie.
Buona Festa della Repubblica dal Portico della pace!
Portico della pace
Qui di seguito le due interviste. La prima a padre Alex Zanotelli e la seconda sulla storia del Portico della pace di Bologna: