“Profittare della finestra coronavirus per provvedere alla più urgente manutenzione stradale e ferroviaria”.
“Possiamo definire soltanto provvidenziale il lockdown imposto dal Governo: in assenza di esso, infatti, l’odierno crollo del viadotto sul fiume Magra avrebbe potuto causare numerose vittime e feriti. Ma la circostanza fa sorgere spontanea la domanda: i Comuni, le Città Metropolitane, l’Anas non potrebbero cogliere la rara occasione di intere settimane di scarsissimo traffico per intervenire prontamente ed eseguire quanto meno i lavori di manutenzione programmati, e possibilmente attuare tutte le necessarie verifiche laddove – come sul Magra – non erano state forse condotte a regola d’arte?”. Così scrive Idra oggi alla ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli, dopo il crollo del ponte in Toscana e i sequestri di viadotti autostradali in Sicilia.
Identica priorità, sottolinea l’associazione ecologista fiorentina, sulle linee ferroviarie. “Abbiamo posto ripetutamente alla Sua attenzione, e recentemente a Roma anche a quella del coordinatore della Struttura tecnica di missione del Ministero prof. Giuseppe Catalano, l’allarme che discende dalla conoscenza delle lacune e delle criticità in fatto di sicurezza nel tunnel appenninico TAV fra Bologna e Firenze”.
“Conviene dunque profittare ancora delle prossime settimane e della cosiddetta ‘fase 2’ – conclude Idra – per eseguire le manutenzioni più urgenti, da mesi o anni procrastinati. La grave emergenza sanitaria arrechi agli utenti della rete stradale e ferroviaria italiana almeno il beneficio collaterale di vedere colmata sia pure in minima parte una lacuna manutentiva che mette quotidianamente a repentaglio la vita e la sicurezza dei cittadini”.
Ufficio Stampa Associazione di volontariato Idra