I pangolini sono molto dolci. I loro occhi sono così espressivi, possono dimostrare amore e paura. I pangolini e i loro guardiani … camminano insieme. ~Lisa Hywood, Tikki Hywood Foundation
Si gira di lato come un neonato pronto a fare i capricci. Si arrotola tutto intorno allo stivale del suo custode, che si china e prova dolcemente a staccarlo, ma Tamuda […il pangolino] vuole attenzioni. ~Rachael Bale, National Geographic
Solo ora (dall’uscita di questo articolo), con l’espandersi del COVID-19, su ampia scala abbiamo capito molto riguardo ai pangolini, il che è ironico. Dopo tutto, dal decennio che va dal 2006 al 2016, intorno a 1.000.000 di pangolini sono stati venduti nel mercato illegale di fauna selvatica. É l’animale selvatico più venduto al mondo, che supera la vendita di elefanti, rinoceronti e leopardi messi insieme. Si dice che il pangolino possa estinguersi prima che la maggior parte delle persone nel mondo sappiano della sua lunga esistenza.
Il pangolino è una creatura tenera dai movimenti lenti. Quando cammina sulle zampe di dietro quelle davanti si stringono con modestia e sembra un minuscolo dinosauro. Gli addetti dei centri di riabilitazione di animali selvatici dicono che i pangolini siano particolari, divertenti e strani. La loro lingua è più lunga del loro corpo e, a riposo, si estende dallo stomaco alla bocca. Quando sono felici tirano fuori la lingua, cosa che fanno anche quando trovano un formicaio o altri nascondigli di termiti e altri insetti – che costituiscono la loro dieta primaria. Quando assaggiano qualcosa di disgustoso, arricciano la lingua per far andare via il saporaccio. Quando ne ha voglia, il pangolino si sdraia sulla schiena per farsi stropicciare la pancia.
Normalmente cammina a quattro zampe, ma per andare più veloce cammina sulle zampe posteriori e può correre fino a 5km orari. Si arrampica sugli alberi, li scava per cercare termiti e formiche usando la lingua lunga e appiccicosa. Altri tipi di pangolino (ci sono quattro specie in Asia e quattro in Africa) scavano la terra con gli artigli in cerca di cibo. Hanno una tassonomia tutta loro, ma è remotamente analoga a quella dei cani e degli orsi. Sono gli unici mammiferi al mondo con vere squame e amano rotolarsi in pozze di fango.
Honey Bun è il figlio di una pangolino maltrattato. La madre pangolino si era arricciata come una palla su Honey Bun per proteggerlo, ma era stata presa a calci e traumatizzata così tanto che Honey Bun scappò. La madre venne salvata e curata dalla conservazionista Maria Diekmann, fondatrice di Rare & Endangered Species Trust, Namibia.
Diekmann apprese subito che i cuccioli di pangolino hanno bisogno di attenzione 24 ore su 24 e anni di impegno per andare avanti. Quando dorme nel suo appartamento, Honey Bun usa il proprio peso per far cadere sacchi di cibo, un piccolo comodino e un cesto della biancheria e sa come aprire il frigorifero.
Se un pangolino si fa la pipì addosso, si struscia sulla sabbia per pulirsi e rinfrescarsi. Questo potrebbe anche essere un modo per tenere lontani i parassiti. Le squame attirano sporcizia e formiche, soprattutto dopo aver mangiato.
Covid-19
Dall’uscita di questo articolo, stiamo adesso nel mezzo della pandemia causata dal Covid-19. Ci sono zone nel mondo dove le persone sono tenute in quarantena. Nelle Filippine, le scuole sono state chiuse, così come programmi televisivi, i giornali, i negozi, i centri commerciali, i ristoranti eccetera. Comunque i supermercati rimangono aperti, e lo stesso vale per farmacie e ospedali. Solo una persona per abitazione può uscire.
Entra in scena il pipistrello
Lo studio Global Epidemiology of Bat Coronaviruses (Epidemiologia Globale di Coronavirus da Pipistrelli) di Antonio C. P. Wong, Xin Li, Susanna K. P. Lau, e Patrick C. Y. Woo, si trova sul sito del US National Library of Medicine, National Institutes of Health. Gli autori hanno affermato (parafrasato): “I pipistrelli sono altamente variegati. (Sono) mammiferi con il secondo numero più alto di specie.” Questa diversità gli permette di essere potenziali ospiti di una vasta varietà di virus.
Il Covid-19 è stato il primo virus segnalato all’OMS il 31 dicembre 2019 dalla sanità cinese. La polmonite causata da Covid-19 ha contagiato 41 pazienti, tutti collegati principalmente con il Huanan Seafood Wholesale Market, così dicono che il virus sia stato originato in un mercato di carne e pesce a Wuhan, Cina. Sembra che la malattia sia nata dai pipistrelli e si sia diffusa tra le persone attraverso un animale intermediario come i pangolini, i maiali e lo zibetto. Una volta arrivato agli umani, il virus può essere passato da persona a persona entro i due metri di distanza attraverso goccioline respiratorie. Sulle superfici può sopravvivere per giorni.
I pipistrelli sono ospiti ideali per questi tipo di virus. Primo, perché hanno un sistema immunitario molto forte e, secondo, quando il virus colpisce, i pipistrelli rilasciano interferone, che li protegge e fortifica il virus.
I pipistrelli sono capaci di sostenere voli ininterrotti, rilasciando così le loro feci da un punto all’altro. Se le feci di un pipistrello fossero atterrate vicino ad un formicaio, un pangolino potrebbe averle mangiate insieme alle formiche. Se le feci di un pipistrello fossero cadute sugli alberi, i pangolini da alberi avrebbero potuto accidentalmente mangiarle.
Le feci di pipistrello possono anche cadere dove loro riposano, che sia una grotta o in un attico o in un muro. Tutto questo facilita il diffondersi del virus, che non può essere trasmesso dai pipistrelli alle persone. Un animale intermediario è necessario.
I pipistrelli hanno bisogno di un animale secondario per passare il virus agli umani, perché quest’ultimo, quando è sul pipistrello, non ha la struttura necessaria per attaccarsi alle cellule umane. Attraverso un animale intermediario, il virus cambia e il passaggio agli umani diventa possibile.
Malattie provenienti da pipistrelli
Consideriamo altre malattie che hanno origine nei pipistrelli come il virus della SARS nel 2002, scoppiato in Guangdong, Cina; il MERS (Sindrome respiratoria mediorientale) nel 2012 – un report dell’OMS suggerisce che il virus abbia avuto origine nei pipistrelli e poi sia passato ai cammelli; porcine epidemic diarrhea (PED) trasmessa da pipistrelli a maiali. Secondo il “Bats and Coronaviruses” (Pipistrelli e i coronavirus) pubblicato sul sito del National Center for Biotechnology Information (NCBI).la sindrome della diarrea severa acuta (SARS) e il Marburg marburgvirus abbiano avuto origine nei pipistrelli.
Secondo Arnaud Fontanet, dell’Istituto Pasteur francese è impossibile che il virus sia arrivato all’uomo direttamente dai pipistrelli, giacché diversi studi hanno rivelato che il virus che infetta i pipistrelli non riesce ad attaccarsi alle cellule umane. Fontanet ha detto ad AFP “Pensiamo che ci sia un animale intermediario”. Si deve trattare di un portatore intermediario di fauna selvatica che ha stretto contatto con le persone.
Shen Yongy e Xiao Lihua del South China Agricultural University in Guangzhou, Cina, biasimano il pangolino come probabile animale intermediario portatore di Covid-19, basato su un’analisi genetica dove il ceppo del Covid-19 nei pangolini è per il 99% simile al Covid-19 umano. Però questo studio non è mai stato pubblicato e inoltre non è mai stato sottoposto a un controllo internazionale.
Edward Holmes, virologo evolutivo dell’Università di Sydney, Australia, afferma “Ha senso”, ma aggiunge che occorrono altri dettagli. James Wood, a capo del dipartimento di medicina veterinaria dell’Università di Cambridge, conviene che lo studio, per quanto estremamente importante, non possa essere considerato evidenza scientifica. “I risultati devono essere pubblicati per un controllo internazionale”, ha detto.
Entra in scena il pangolino
Se il pangolino è davvero l’animale che ha infettato gli umani con il Covid-19, dobbiamo prima capire come sia stato contagiato dal pipistrello. Vengono citati due modi. Una possibile opzione è attraverso feci di pipistrello, che possono finire ovunque nelle foreste. Possono cadere in un formicaio o su un albero. I pangolini da albero solitario avrebbero comunque mangiato le formiche, anche se le feci fossero cadute sul loro cibo. Se le feci fossero cadute a terra nelle foreste, su una termite o un formicaio, i pangolini da terra probabilmente avrebbero mangiato anche le feci. In qualsiasi caso i pangolini diventano portatori del virus.
I parchi di animali selvatici in Cina
C’è anche una terza possibilità che i pangolini siano i portatori, cioè attraverso l’industria cinese di animali selvatici. Michael Standaert del Guardian aveva segnalato quasi 20.000 parchi di fauna selvatica che allevano animali selvatici come pipistrelli, cinghiali, gatti zibetto, struzzi, pangolini, porcospini, pavoni e oche selvatiche, per nominarne alcuni.
Prima della diffusione del Covid-19, allevamento e vendita di animali selvatici venivano riconosciuti e promossi dal governo cinese, per via del loro impatto sul reddito nazionale lordo del paese. Questo ha anche arricchito allevatori minori in Cina. Dopo il Covid-19, questa pratica è stata resa illegale, ma è ancora in vigore.
La Cina, che è il paese più popolato al mondo, è anche il numero uno del mercato dei pangolini. La loro carne è considerata una prelibatezza e viene mangiata per dimostrare una posizione sociale d’elite.
Le squame vengono polverizzate e usate per fare un impasto che la medicina tradizionale cinese sostiene possa curare artriti, cancro, convulsioni, problemi di stomaco, epilessia, dolori mestruali e ferite, anche se non c’è nessuna base scientifica che provi che questo sia vero. Infatti, le squame sono fatte di cheratina, che è anche presente in unghie e capelli umani.
Questo impasto è anche usato a scopo spirituale, soprattutto per proteggersi dalla stregoneria e per rituali a scopo finanziario, per incrementare la propria prosperità. I cuccioli di pangolino vengono serviti nelle zuppe, mangiati dagli uomini convinti che questo rafforzerà la loro virilità. Donne che hanno appena partorito, invece, credono che questo impasto stimoli la lattazione, così da assicurarsi di avere latte per il neonato. Anche le ossa e la testa di pangolino vengono usati come protezione spirituale.
Scienziati della South China Agricultural University hanno scoperto che la sequenza del genoma del virus nei pangolini è per il 99% identico al Covid-19 negli umani, come ha riportato la redazione ufficiale del Xinhua. Ma come già menzionato, lo studio non è stato ancora pubblicato ed esaminato.
Una storia in evoluzione
Nel frattempo, è arrivato il momento di preservare il pangolino. Se non fosse per i pangolini la qualità del suolo peggiorerebbe e la semina potrebbe non dare frutti. Ci sarebbe un sovrappopolamento di formiche, termiti e altri insetti.
In sintesi, questa è una storia in via di sviluppo. Però si tende a pensare che ci dev’essere una ragione se alcuni animali sono destinati ad essere selvatici. Questo virus prova che interferire con gli animali, con le loro vite allo stato brado ed il loro habitat naturale ci può uccidere. Per me, se vuoi un animale domestico, prendi un cane o un gatto che prosperano nel prendersi cura degli umani e ci sarà buona sorte per entrambi.
Traduzione dall’Inglese di Asia Butti