Il Gruppo di lavoro per una Mobilità Sostenibile nell’Area Metropolitana Fiorentina constata con preoccupazione le dichiarazioni di qualche giorno fa del sindaco Dario Nardella che si lamenta del rischio di default per la città di Firenze.
Certamente il periodo è di notevole gravità a causa della pandemia che sta avvolgendo il mondo ed i proventi del turismo per la città sono adesso azzerati. Mai come in questi momenti si vedono le storture di meccanismi sbagliati come il patto di stabilità che immolano a lontani ed estranei interessi finanziari le condizioni di vita delle persone; che l’Unione Europea lo abbia sospeso ne è una conferma, ma la direzione da prendere è l’abbandono di queste follie economiche che si abbattono anche sugli enti locali.
In questo momento così particolare inquietano però le parole del primo cittadino che vede nel taglio dei servizi l’unica possibile soluzione ai problemi di bilancio; il Gruppo ricorda a Nardella, alla Giunta e a tutto il Consiglio Comunale che ci sono progetti che si potrebbero benissimo congelare e forse cancellare; val la pena ricordare i costi enormi delle tranvie realizzate, quelli che si prevedono con la nuova tranvia per Bagno a Ripoli, quella per Campi Bisenzio e quella per Sesto Fiorentino. Allo stesso modo il sottoattraversamento TAV, ormai solo uno spettro a ricordare il fallimento di una folle politica di grandi opere inutili, ma anche aeroporti impossibili, inceneritori surreali… Le cifre messe in gioco appaiono soprattutto un enorme favore alle società di costruzioni. Invece le risorse per questi progetti sovradimensionati e dai costi enormi devono essere destinate a garantire i servizi essenziali per i cittadini.
Il gruppo spera di non sentirsi dire che assistenza e infrastrutture sono capitoli diversi di bilancio; compito della politica è proprio decidere come destinare le risorse.
I costi di queste infrastrutture vanno a creare un debito costante nei bilanci comunali, sono e saranno ostacolo alla possibilità di futuri investimenti, soprattutto nei servizi sociali di cui i Comuni dovrebbero essere garanti.
Progetti sbagliati e sovradimensionati devono essere abbandonati, soprattutto adesso, davanti alla prospettiva di realizzare pachidermi di cemento per una città che rischia di ritrovarsi in uno scenario di povertà inimmaginabile; posti di lavoro utili che redistribuiscano ricchezza tra tutti si creano soprattutto realizzando strutture e progetti che abbiano le persone al centro degli interessi.
Mai come adesso si vedono tutte le fragilità di un sistema che fa del “mercato” il fulcro di ogni attività umana, dimenticando le necessità delle persone, oltre che quelle di imprese, artigiani, lavoratori, soprattutto quelli precari. La leggenda di “ognuno imprenditore di se stesso” sta lasciando, oltre l’emergenza del presente, un panorama di devastazioni sociali difficilmente immaginabile.
Che in questo quadro il Sindaco Nardella veda come unica possibilità quella dei tagli ai servizi è pessimo segnale.
Gruppo di Lavoro per una Mobilità Sostenibile nell’Area Metropolitana Fiorentina
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