L’emergenza Corona Virus ha fortemente ridimensionato gli eventi torinesi della Marcia Mondiale per la pace e la nonviolenza: è rimasto in piedi l’evento più simbolico della Mole Antonelliana colorata di giallo e gli incontri istituzionali in Comune. L’appuntamento con gli eventi più popolari è solo rimandato a settembre, durante l’appendice straordinaria della marcia in Italia. Questo breve articolo racconta la storia del comitato promotore torinese nato a partire dal coordinamento AGITE
L’8 marzo si è conclusa a Madrid la seconda marcia mondiale per la pace e la nonviolenza; il passaggio della marcia a Torino era previsto per lunedì 2 marzo, con la presenza in città di un marciatore/marciatrice dell’equipe base. Intorno a questo evento dalla forte valenza simbolica è stato costruito un intenso calendario di attività che, a partire da sabato 29 febbraio, doveva accompagnare la visita del marciatore a Torino.
Il programma era pensato per portare le istanze della marcia mondiale a tutti i livelli possibili.
A livello popolare attraverso un gazebo informativo in piazza Castello per tutta la durata degli eventi; a livello di attivisti ed attiviste con due marce per pace nelle vie di Moncalieri e di Torino; a livello di mass-media con una colorazione apposita per la Mole Antonelliana; a livello istituzionale era previsto l’incontro del marciatore/marciatrice con la sindaca Appendino e l’assemblea dei Capigruppo del Consiglio Comunale di Torino. In contemporanea erano previste tre proiezioni del docufilm L’inizio della fine delle armi nucleari, due a Torino ed una ad Ivrea.
L’inizio del percorso torinese ed il coordinamento AGITE
Il coordinamento di cittadine e cittadini, associazioni, enti e istituzioni locali contro l’Atomica, tutte le Guerre e i Terrorismi, più brevemente AGITE, nasce nel 2017 e riunisce più di ottanta associazioni e singoli per promuovere la firma del trattato ONU TPAN per il bando delle armi nucleari.
Il coordinamento ha promosso la nascita del comitato locale torinese per la Marcia Mondiale per facilitare la partecipazione di altri soggetti interessati ed ha definito un calendario di attività.
La prima e partecipata riunione organizzativa per gli eventi della Marcia si è tenuta a inizio gennaio e da lì il comitato si è riunito con cadenza quasi settimanale per organizzare i vari aspetti: permessi, disponibilità, rapporto con le istituzioni, rapporto con i mass-media, diffusione web e social, cartelloni e striscioni ecc.
Il coordinamento con il comitato promotore nazionale
Al lavoro locale è stato necessario aggiungere il coordinamento con il livello nazionale per gestire il calendario degli eventi italiani e i viaggi dei marciatori: questo coordinamento si è concretizzato con una riunione presenziale a Milano e due riunioni virtuali che hanno definito un calendario di eventi nazionali nutrito e complesso, ma possibile.
Tutto pronto ma …
Domenica 23 febbraio i lavori organizzativi erano a buon punto, sia a livello locale che a livello nazionale, ma proprio in quel week end si entra prepotentemente nell’emergenza COVID-19 con il primo decreto-legge che limitava fortemente le possibilità di attività pubbliche: il decreto chiudeva le scuole fino a sabato 29 febbraio e annullava tutte le manifestazioni pubbliche fino a quella data nelle regioni a rischio.
Gran parte della attività previste nelle regioni del nord Italia diventano impossibili: inoltre, per evitare rischi sanitari per i marciatori/marciatrici e difficoltà a rientrare in Spagna per la fine della marcia, in una concitata riunione virtuale si annullano i viaggi in Italia con l’idea di riproporre il giro italiano fra qualche mese.
A livello torinese decidiamo di mantenere le attività in calendario che risultano possibili: annullate le marce di sabato 29 febbraio, la proiezione del docufilm a Torino ed il gazebo. Rimangono in programma la conferenza stampa del 25 febbraio, i gazebi e le proiezioni di domenica e lunedì, gli appuntamenti istituzionali.
Nei giorni successivi siamo costretti ad annullare, sempre per effetto dell’emergenza COVID-19, la conferenza stampa, il gazebo di domenica ed altre due proiezioni.
Rimangono in piedi solo due degli eventi previsti: l’illuminazione della Mole Antonelliana e gli incontri istituzionali.
La Mole Antonelliana colorata di giallo per la Pace e la Nonviolenza
Grazie alla disponibilità del Comune di Torino la Mole Antonelliana si colora di giallo per la Pace e la Nonviolenza: questo evento, ancora possibile in tempi di Corona Virus, ha consentito una copertura stampa sufficiente, con approfonditi articoli su Torino Oggi e sulla Repubblica online.
Abbiamo approfittato di questa suggestiva cornice per salutare da Torino gli altri comitati promotori italiani e l’equipe mondiale.
Le visite istituzionali
Lunedì 2 marzo una delegazione del coordinamento Agite è stata ricevuta dall’Assessore Marco Giusta, delegato della sindaca Appendino. Nel primo pomeriggio il consiglio comunale è stato interrotto per alcuni minuti per permettere all’assemblea dei capigruppo di ricevere la delegazione.
La delegazione ha presentato le istanze della Marcia Mondiale, con particolare attenzione alla firma del TPAN, aggiungendo alcune preoccupazioni locali sul progetto per la trasformazione di Torino e del Piemonte in un polo dell’industria militare: quest’ultimo sarà un tema di lavoro del comitato per i prossimi mesi.