Mentre iniziavo a scrivere questo post, il profilo-parodia “Il Santo patrono marxista del popolo” (nell’immagine qui sotto), creato nel febbraio 2011 da un blogger del Kuwait, aveva oltre 108.000 follower. Ora risulta inesistente. Ovvero è stato chiuso.
In questi nove anni, da quel profilo sono partite critiche e invettive contro il governo, accusato di essere fatto di gente corrotta e di non servire il popolo.
Il dipartimento per il contrasto ai reati informatici ha voluto lanciare un messaggio al gestore, identificandolo dopo una serie di ricerche e arrestandolo il 28 febbraio.
Forse le autorità credevano che nessuno si sarebbe interessato delle sue sorti. E invece le organizzazioni per i diritti umani, soprattutto il Gulf Center for Human Rights, si sono messe in moto.
Il 4 marzo il “Santo patrono marxista del popolo” è stato rilasciato dopo aver pagato una cauzione di oltre 3.000 euro.