208.944 persone hanno seguito l’ennesima diretta Facebook del Presidente del Consiglio dei Ministri, signor Giuseppe Conte, che annunciava l’approvazione di un nuovo Decreto Legge per prorogare fino al 31 luglio prossimo – salvo eventuali generosi sconti – le condizioni di restrizioni delle libertà costituzionali che erano in scadenza il prossimo 3 aprile.
Il testo del Decreto Legge, ancora in bozza NON DEFINITIVA, è pubblicato dall’Agenzia Dire. Nel momento in cui pubblichiamo, sul sito internet istituzionale del Governo non è presente alcun testo ma solo l’Ordine del Giorno dei lavori.
Quello che colpisce subito, osservando la pagina Facebook personale del signor Giuseppe Conte, sono le “emoticon” che accompagnano il video : alle 20:00, sono 47.800 i “mi piace” e 24.000 i “❤”; mentre solo poco più di 5.400 le disapprovazioni (“grrr”).
In sostanza, il discorso ed i provvedimenti di Giuseppe Conte hanno un apprezzamento superiore al 92%.
Se i numeri non fossero in qualche modo gonfiati, sarebbero un segnale di unità e di condivisione del Paese oppure un segnale di omogenizzazione e di annullamento della diversità che arricchiscono un Paese?
Interessante esaminare, comunque, pure qualche commento.
C’è chi esprime il più ampio apprezzamento dell’operato del presidente Conte. « Il suo viso provato dalla stanchezza dice tutto sull’impegno che ci sta mettendo per il nostro grande Paese. Grazie presidente », scrive con passione Alfonso, un campano.
C’è chi, invece, si lamenta chiaramente. «Solo una cosa: DL decretato in G.U. a gennaio e piano di emergenza arrangiato due mesi dopo. Nemmeno il terzo mondo. Per carità. Abominio politico e giuridico », scrive la bolognese Gioia.
C’è chi lamenta i tagli del passato alla sanità che hanno lasciato un servizio pubblico in ginocchio e non in grado di affrontare con tranquillità la situazione. « Conte visto che adesso vi vantate di avere aumentato i posti letto .. ricordatevelo nelle prossime manovre !!! Quando pensate ancora ai tagli !!! Tagli alla sanità !! Come la nostra amica Debby [Serracchiani, PD, NdR] in Friuli », commenta Stefano, appunto friulano.
C’è chi pensa intanto al presente e chiede aiuti economici.
« Ci dovete aiutare; io ho un bar chiuso. Non posso lavorare non ho altri rientri [entrate, NdR] con che cosa campo e con che cosa ripartirò siamo senza niente ? », si lamenta Cinzia.
« Nella mia famiglia siamo artigiani [parrucchiera, NdR]: se non lavoriamo non mangiamo!!! Sveglia!!! Non siamo tutti impiegati!!!! », spiega la romana Silvia
« Per l’esercito ci sono sempre i soldi, per sostenere le persone in piena crisi no! REDDITO DI QUARANTENA SUBITO! », protesta e, contemporaneamente, propone, la napoletana Nicole.
C’è chi, infine, racconta il proprio dramma, la propria scelta : lavoro o salute ? « Io avevo un contratto a tempo determinato presso un supermercato. Mi sono dimessa oggi per tutelare i miei cari. Mi spiace, non sono una statale », denuncia Arianna, marchigiana.
Quel che sorprende non trovare alcun commento e lamentela in merito alle libertà costituzionali “sospese”.
Fa paura, oltre che sorprende.
Mentre finisco di scrivere questo “pezzo” un elicottero sorvola l’area in cui vivo. Controllano se c’è gente in giro per la città.
Dove stiamo andando a parare ?