Per il quarto anno consecutivo la spesa dei comuni per i servizi sociali è in crescita, raggiungendo i livelli registrati negli anni precedenti la crisi del 2011-2013. Lo rileva l’Istat nel rapporto “La spesa dei comuni per i servizi sociali – Anno 2017“.
Nel 2017, la spesa dei Comuni per i servizi sociali, al netto del contributo degli utenti e del Servizio Sanitario Nazionale, ammonta a circa 7 miliardi 234 milioni di euro, corrispondenti allo 0,41% del Pil nazionale (dati provvisori).
La spesa di cui beneficia mediamente un abitante in un anno è pari a 119 euro a livello nazionale, con differenze territoriali molto ampie. La spesa sociale del Sud rimane molto inferiore rispetto al resto dell’Italia: 58 euro contro valori che superano i 115 euro annui in tutte le altre ripartizioni, toccando il massimo nel Nord-est con 172 euro. E’ di +2,5% l’incremento della spesa totale rispetto al 2016. In valore assoluto la spesa è aumentata di 177 milioni di euro.
Di +4,7% è la spesa per i servizi rivolti agli anziani rispetto al 2016. La spesa per gli anziani inverte la tendenza, dopo un declino registrato dal 2011 al 2016. Di +4,1% è l’aumento di spesa per l’assistenza ai disabili. In lieve calo (-0,1%) la spesa per l’area povertà e disagio degli adulti.
“Secondo i dati Istat resi noti, la spesa dei comuni per i servizi sociali nel 2017 è aumentata del 2,5% rispetto all’anno precedente, ma al Sud è pari a 58 euro per abitante, contro i 119 dell’Italia ed i 172 del Nord Est. Questi dati attestano che il problema del Mezzogiorno è ancora irrisolto, anche sotto il profilo dell’offerta di servizi sociali” afferma Massimiliano Dona, presidente dell`Unione Nazionale Consumatori. “Nel Sud la spesa media per abitante per i servizi sociali è la metà rispetto alla media nazionale, mentre è addirittura un terzo rispetto al Nord Est. Un divario che attesta come le famiglie in difficoltà non trovino nel Sud adeguato sostegno” prosegue Dona. “Anche se il reddito di cittadinanza certo ha migliorato la situazione sotto il profilo dell’assistenza ai poveri, purtroppo nulla serve rispetto al resto dei tanti bisogni dei cittadini, dall’assistenza agli anziani all’aiuto ai disabili” conclude Dona.