Appello internazionale all’azione
PORTO 2020

Questo appello nasce dal rifiuto di conformarsi e di rimanere passivi nell’osservare come gli Stati e i governi trasformano il mondo in una macchina oppressiva imposta da governanti che non nascondono nemmeno la mancanza di rispetto che hanno per intere popolazioni.

Abbiamo assistito a un’escalation di eventi che ci obbligano a ripensare la nostra posizione nel mondo e il modo in cui vogliamo condurre la nostra vita e il futuro del pianeta.

Salari bassi, affitti irragionevoli, gentrificazione che spinge le classi più basse fuori dalle città e dalle comunità locali per dare spazio ai ricchi. Così facendo non solo li si allontana dalle loro radici e dalla loro storia, ma non li si fornisce nemmeno delle risorse alternative per una vita dignitosa. Una conseguenza della speculazione immobiliare e solo a beneficio della classe più alta e degli interessi economici capitalistici. Lo sfruttamento di risorse come lo Shale Gas e il Litio senza rispettare la volontà e il benessere dei cittadini che vivono nelle vicinanze. Sistemi di pedaggio illegali. Nuove costruzioni che distruggono interi ecosistemi, come il progetto di un nuovo aeroporto a Montijo, o piattaforme di estrazione a fracking che inquinano gli strati del suolo e contaminano gli specchi d’acqua (la stessa acqua inquinata che entra nelle case dei cittadini vicini). Sfruttamento umano, distruzione massiccia della natura, assassinio di popoli e habitat indigeni, guerre…

E la lista va avanti all’infinito…

Da tutto questo scenario di insicurezza nascono anche ideologie politiche neofasciste che ora cercano di scivolare dolcemente nella nostra vita con la promessa di “salvare gli interessi delle nazioni”.

Bisogna dire “basta! Dobbiamo prendere il controllo della nostra vita e con le nostre mani.

Riteniamo che sia urgente creare strutture di organizzazione collettiva, orizzontale, autogestita, anticapitalistica, sovrana, che ci aiutino a dipendere meno da uno Stato e più l’uno dall’altro, dai nostri vicini, dalle nostre comunità.

Invitiamo tutti a creare una zona autonoma in un’area urbana/rurale di Porto a partire dal 1° aprile. Un’area creata da tutti e per tutti.

L’incontro del 1° aprile sarà a Praça dos Poveiros, Porto alle ore 14.00 da dove ci recheremo insieme nel luogo in questione.

Dal 19 al 25 aprile ci sarà un “Raduno delle lotte” a livello internazionale. Sarà un punto d’incontro per l’attivismo, l’arte e le lotte sul tema della sovranità. Durante questo periodo, nel centro della città si svolgeranno una serie di azioni pratiche relative alle questioni dell’edilizia abitativa e della gentrificazione. Questa escalation di azioni porterà a una mobilitazione finale e più ampia il 25 aprile (data della rivoluzione pacifica portoghese che ha posto fine alle guerre coloniali in Africa e alla dittatura nel paese).

Se avete idee o proposte di attività / conferenze / workshop / concerti / mostre / ecc. per questo incontro o se desiderate partecipare all’organizzazione, contattateci.

Cose da portare con sé:
Tenda / sacco a pelo / coperte / coltelli, forchette, piatti, tazze / candele / donazioni di cibo / tutti i tipi di materiali / fiducia e autostima.

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Traduzione dallo spagnolo di Silvia Nocera