Il 31 gennaio una rappresentanza italiana dell’equipe base della Seconda Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza si è separata dal resto dei marciatori, rimasti ancora per un giorno a Nagpur per raggiungere il Tamil Nadu, nel sud-est dell’India. All’aeroporto di Madurai sono stati accolti da Peter Raj, segretario generale di AID India e responsabile di diversi progetti di cooperazione e sviluppo che assicurano il sostentamento, l’educazione e l’assistenza sanitaria a bambine e bambini provenienti da famiglie disagiate, oltre a progetti di microcredito femminile (una rete di 5000 donne).
Il 1° febbraio i marciatori sono stati ospiti d’onore durante il “Peace Day – 2020”, organizzato dalla scuola “Kshatriya Vidhya Sala English Medium School – Virudhunagar 2” in collaborazione con le organizzazioni “JCI Virudhunagar” e “Aid India”. Il programma dell’evento è stato denso di attività e di contenuti e ha coinvolto più di 550 studenti. Alla preghiera per la pace cantata e le cerimonie di benvenuto per i marciatori sono seguiti diversi discorsi e performace di alcuni studenti. La questione ambientale è stata protagonista delle due recite “Nemo’s talk” e “Heal the world – The fluttering of the bee goes”.
Il discorso di un ragazzo agli ultimi anni di scuola, B. Mahijith, ha ricordato, citando Martin Luther King, che: “Nonviolenza significa evitare non solo la violenza fisica esterna, ma anche la violenza interna dello spirito. Non solo rifiutarsi di sparare a un uomo, ma rifiutarsi di odiarlo.” e che, quando il 2 ottobre è stato dichiarato dalle Nazioni Unite “La giornata internazionale della nonviolenza” nel 2007 è stato chiesto a tutti i membri di “diffondere il messaggio della nonviolenza attraverso l’educazione e la consapevolezza pubblica”. Il ragazzo ha concluso il suo intervento esortandoci ad unirci tutti quanti in una lotta nonviolenta per salvare il mondo con la Preghiera per la pace di Gandhi:
per l’unità e l’amore.”
Sulla stessa lunghezza d’onda è stata l’esibizione acrobatica realizzata da alcuni ragazzi con l’aiuto dell’insegnate di yoga della scuola che si è conclusa mostrandoci un cartello con la scritta “World peace begins with inner peace”. La pace nel mondo inizia con la pace interiore. Parole in assoluto accordo con quanto proposto da Silo, pensatore e studioso argentino, nonché uno degli ispiratori della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, quando afferma che “Il cambiamento personale e quello sociale vanno insieme”.
Il 2 e 3 febbraio alcuni membri della equipe base (coloro che fisicamente portano la bandiera della Marcia Mondiale per la pace e la nonviolenza da un paese all’altro) si sono recati presso 2 complessi scolastici del Tamil Nadu in India nei villaggi di Virudhunagar e Sathankulam.
Entrambi gli eventi hanno visto la partecipazione di membri delle associazioni Energia per i diritti umani, Aid India, JCI, Ys Men Club, Virudhai Viluthungal oltre al corpo docente e ovviamente agli studenti delle scuole stesse.
Nella home “Island of hope” di Virudhunagar i membri della equipe base hanno posto l’accento su 3 elementi fondanti della marcia mondiale: la necessità di fare pressioni sui governi nazionali e locali per far ratificare all’India il “ Trattato per la messa al bando delle armi nucleari”, la necessità di investire risorse nella lotta al cambiamento climatico e il ruolo fondamentale degli insegnanti nella creazione di una coscienza nonviolenta nelle nuovo generazioni. Infine si è sottolineato che la MM non è solo una Marcia fisica fatta di viaggi, incontri, interscambi e sinergie ma anche un percorso interno che tutti sono chiamati ad intraprendere alla ricerca della propria via per la pace e la nonviolenza. “La Pace inizia in noi e va verso il mondo”.
Nella home “Ave Maria Matric Higher secondary shool”, si sono svolte numerose attività all’insegna della Pace e della nonviolenta. Durante la mattinata i ragazzi, divisi per classe e con il solo utilizzo di sabbie colorate e petali di fiori, si sono cimentati nella creazione di 15 simboli che per loro rappresentavano la pace e la nonviolenza. Nel pomeriggio si sono svolti numerosi spettacoli realizzati dagli studenti e alcuni discorsi. I membri della equipe base hanno sottolineato il senso della Marcia Mondiale ed il ruolo delle nuove generazioni nella realizzazione di un processo di trasformazione profonda sia personale che sociale.
Alla fine della giornata si sono realizzati simboli umani della pace e della nonviolenza con circa 150 studenti ed è stata ricordata la frase di Ghandi: “The Future depends on what you do today” con il compromesso di far crescere in ognuno la pace e la nonviolenza.
Francesca De Vito