Nawal Soufi, attivista per i diritti umani che opera a Lesbo in Grecia, la notte tra il 23 e il 24 scorso diffondeva questo appello:
“E’ cominciato in questo momento un rastrellamento storico. Questa giornata entrerà nella storia come la notte della soluzione finale.
Siamo a Moria e sono le ore 0:25 siamo appena stati rilasciati dalla polizia dopo un check completo su macchina e migranti che erano con me. In questo momento decine di richiedenti asilo sono stati ammanettati con le manette di plastica e la destinazione finale sarà la deportazione. Tante di quelle persone che hanno avuto il rigetto della richiesta d’asilo sono adesso nelle mani della polizia.
Mi serve immediatamente la disponibilità di avvocati italiani che possano venire subito a Lesbo per adire la CEDU da qui. Per favore fate uno sforzo e cercate di passare anche solo 5 giorni qui da me. Non ci sono altri modi per aiutare queste persone.
Il lager di cui vi ho sempre parlato e’ adesso alla soluzione finale.
Se non ci sono avvocati disponibili vanno benissimo attivisti o esseri umani comuni e mortali come me che possano fotocopiare la documentazione dei migranti, scrivere una relazione con la storia del richiedente asilo che sta per essere deportato dal carcere di Moria, accompagnare le persone in macchina dall’avvocato greco in città etc etc…“
E diffondeva questo video in diretta: