Sabato 8 febbraio, alle ore 12, a Sanremo, non lontano dal Teatro Ariston, si è svolto un die-in del gruppo Extinction Rebellion Liguria.
Un die-in è un modo di protestare pacifico e nonviolento in cui i partecipanti si sdraiano e rimangono a terra per un breve periodo di tempo: un atto solenne che simboleggia il tipo di futuro che saremo costretti ad affrontare senza un cambiamento di sistema che metta un argine al collasso ecologico e climatico.
Uno dei ribelli dichiara:
“Abbiamo deciso di “morire” qui, ora, in occasione del festival di Sanremo, questa festa dell’indifferenza, per far capire che il silenzio e l’inazione rispetto alla crisi ecologica e climatica stanno già causando vittime, molto vicino a noi. Non è un compito facile: sappiamo che la maggior parte delle persone che ci cammina accanto è venuta qui con lo scopo di distrarsi dalla pesantezza di certe questioni. Ci scusiamo per il disagio che può causare la vista di corpi a terra. Ma se hai visto quei corpi, se hai letto questo messaggio, allora sei tra le persone che possono ancora fare qualcosa.”
Ad oggi, lo spazio dedicato dai canali RAI, che in questi giorni ruotano intorno alla kermesse sanremese, all’informazione sulla crisi ecologica e climatica è estremamente limitato. Basti pensare che a questi argomenti viene dedicato soltanto il 10% degli spazi all’interno dei 7 maggiori telegiornali nazionali [Rapporto eco-media 2019], spesso utilizzando terminologie inesatte e concedendo la parola a personaggi che non dovrebbero aver spazio in programmi nazionali: “tu chiamali (se vuoi)…” negazionisti. Questa canzone l’abbiamo già sentita, è sempre stata stonata e adesso è pure vecchia: il “blu dipinto di blu” è ora diventato grigio.
Cambiamo disco: chiediamo a RAI (e a tutti i media) di dire la verità riguardo alle reali condizioni del nostro Pianeta e sul nostro precario futuro, di non ospitare personaggi screditati dalla comunità scientifica internazionale e che le parole per trattare l’argomento vengano scelte con cura. Quella che stiamo vivendo è un’emergenza, si tratta di una“crisi ecologica e climatica”: essa potrebbe portare come conseguenza il collasso sociale [fonte IPBES], e sui media nazionali bisogna essere chiari sulla necessità di AGIRE ORA!
Extinction Rebellion
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