È passato un mese dallo scadere dei cento giorni entro cui il Comune di Bologna si era impegnato a redigere una road map per dettagliare le azioni necessarie a centrare l’obiettivo dello 0 netto di emissioni di co2 entro il 2030. Un mese di silenzio assordante.
Il silenzio del comune di Bologna riguardo ai provvedimenti da intraprendere per uscire dall’emergenza climatica, dichiarata all’unanimità dal consiglio comunale il 2 ottobre del 2019, è stato assordante. Ci aspettavamo delle risposte alle sempre più crescenti preoccupazioni di molti cittadini e invece non c’è niente di concreto.
Al silenzio assordante delle istituzioni abbiamo risposto con il silenzio pregno di rabbia della nostra protesta. Ci siamo presentati alla sessione odierna del Consiglio comunale in silenzio, lasciando che i cartelli parlassero per noi. La seduta è stata sospesa e grazie alla mediazione delle consigliere di opposizione Emily Clancy e Dora Palumbo ci è stato proposto un incontro immediato con i Capigruppo e l’Assessore con delega all’ambiente Orioli.
Nell’incontro abbiamo espresso tutte le nostre preoccupazioni circa l’inazione. Abbiamo puntualizzato gli impegni presi in fase di Dichiarazione di Emergenza climatica ed ecologica tra tutti: l’impegno alla trasparenza sui numeri della crisi, la scrittura di una road map con proposte concrete e la realizzazione di assemblee cittadine per il clima.
Abbiamo appreso con sconforto che molti consiglieri sapessero ben poco della road map. Sebbene abbiamo apprezzato l’urgenza con la quale siamo stati ascoltati, rimaniamo davvero molto preoccupati dal costatare che le istituzioni preposte alla nostra salute abbiamo sottovaluto il peso dell’emergenza che ci troviamo a vivere. La crisi climatica ed ecologica è reale e noi non ci fermeremo finché non verranno date risposte drastiche e reali. Incalzeremo chiunque voglia dilatare i tempi, scenderemo in piazza a sensibilizzare ancora di più la cittadinanza, non smusseremo la radicalità delle nostre richieste: perché è la gravità della situazione che ce lo impone.
Mercoledì 19 ore 13.30 saremo alla riunione dei capigruppo per ribadire ancora una volta che è indispensabile agire ora.