Palermo, domani 3 febbraio 2020 in Piazza Mediterraneo dalle 12 alle 16.30.
Venite a Ballarò a fare la spesa, a fare una passeggiata o a prendere un caffè portando con voi magliette e locandine, simboli dei tanti momenti sociali che abbiamo organizzato in questi anni: dal Buskers a Mediterraneo Antirazzista, passando per le tantissime altre iniziative nate in questo quartiere. Noi che a Ballarò ci stiamo tutto l’anno – e che i leghisti non li vediamo mai – non vogliamo permettere che una passeggiata di propaganda, quella annunciata dal segretario della Lega Salvini, si celebri senza che sia raccontata la complessità e la bellezza del nostro quartiere: un quartiere con tanti problemi, ma che pensa di risolverli tutti insieme e non l’uno contro l’altro.
SOS Ballarò, Moltivolti, Arci Porco Rosso – organizzatori della manifestazione “Ballarò non si Lega”
La visita del segretario della Lega Salvini a Ballarò è una provocazione: anti-meridionalismo, intolleranza, razzismo sono concetti che il nostro quartiere, con la sua storia, non può che rifiutare con forza. E se una parte dei nostri concittadini gli offrirà fiducia sarà frutto della paura, delle diseguaglianze, dell’assenza della politica nell’occuparsi di chi è partito in una situazione di svantaggio e in Italia, in questi anni ha ottime possibilità di esserci rimasto.
Noi a Ballarò ci stiamo tutto l’anno, i leghisti invece li vediamo alla tivù a dire che “Ballarò è un laboratorio per l’integrazione delle criminalità da ogni capo del mondo“.
Noi organizziamo attività sociali, culturali, difendiamo il mercato storico, orientiamo gli investimenti pubblici verso il rilancio del quartiere, facciamo il possibile per sostenere chi, a causa degli infami decreti sicurezza, si trova a non poter più condurre un’esistenza serena alla luce del sole e libero di crearsi la propria fortuna.
Lo facciamo da anni, dentro e fuori dai social, anche riqualificando spazi pubblici che erano discariche e ora sono diventati luoghi di vita e di interesse: piazza Ecce Homo, Piazza Mediterraneo, Piazza Peppe Schiera sono solo alcuni degli esempi, in un quartiere che negli ultimi anni è finalmente stato raccontato come luogo di cultura e socialità e non come luogo di criminalità.
Salvini parla di sicurezza, mentre in realtà investe sulla paura e sull’insicurezza di comunità che vuole impaurite e ignoranti. Noi difendiamo un quartiere culturalmente e anche socialmente vario, difendiamo un’idea di sicurezza basata sulla fiducia e sulla condivisione degli spazi pubblici. Noi pensiamo che il nostro vicino di casa sia un amico e non un nemico di cui diffidare, da cui difendersi.
Noi a Ballarò ci stiamo tutto l’anno, i leghisti li vediamo invece speculare come avvoltoi sui guasti che loro stessi hanno creato con i decreti sicurezza ed il loro devastante messaggio culturale.
Difendiamo il nostro quartiere dalla squallida propaganda di chi solo pochi anni fa andava in giro a parlare di secessione ed ora si è riscoperto nazionalista.
Difendiamo un quartiere vario, colorato, con tantissimi problemi da affrontare e risolvere tutti insieme e non l’uno contro l’altro.
Ballarò, insomma, accoglie (quasi) tutti.
Dichiarazione resa alla stampa da Massimo Castiglia, Presidente della I^ Circoscrizione–Albergheria\Ballarò
“Queste manifestazioni puntano a mistificare la realtà. Il decreto sicurezza ha fatto aumentare il numero di clandestini presenti all’Albergheria. Ballarò è sempre stato un quartiere accogliente: questa visita segue alcune dichiarazioni di esponenti locali della Lega che definiscono Ballarò un quartiere laboratorio delle mafie. Ballarò non ha paura. La paura, però, viene indotta da questo clima. C’è un innalzamento di tensione nei confronti dei migranti”.