“L’installazione – basata sul cavallo di legno dell’antico mito greco dell’assedio di Troia – è stata realizzata in concomitanza con l’ultima mostra del museo, “Troia: Mito e realtà”, supportata secondo il Guardian dal gruppo petrolifero BP.
“La mostra su Troia ci ha ispirato a creare questo magnifico animale, perché il cavallo di Troia è la metafora perfetta della sponsorizzazione di BP”, ha detto Helen Glynn, un’attivista del gruppo di protesta teatrale BP o non BP? “In apparenza la sponsorizzazione sembra un dono generoso, ma sotto di essa si annidano la morte e la distruzione.”
“La protesta è l’ultima mossa della campagna degli attivisti per porre fine alla sponsorizzazione delle principali istituzioni culturali del Regno Unito da parte dei combustibili fossili. In ottobre, la Royal Shakespeare Company ha abbandonato il suo accordo di sponsorizzazione con il gruppo BP, dopo una campagna condotta da artisti, ambientalisti e cittadini”.
Negli ultimi tempi molte aziende di combustibili fossili inquinanti si sono impegnate in esercizi di “greenwashing” sponsorizzando attività artistiche e benefiche, oltre a dare denaro a varie cause ambientaliste. Questi tentativi di offuscare i confini tra il settore inquinante e quello ambientale rispondono chiaramente a cause economiche e al disinteresse per la salute del pianeta e della popolazione in nome del profitto.
Video di BP o non BP
BREAKING! This morning, we kept our word and pulled a huge Trojan Horse into the courtyard of the British Museum -…
Gepostet von BP or not BP? am Freitag, 7. Februar 2020