George Monbiot per il Guardian
Secondo la polizia inglese gruppi ambientalisti come Extinction Rebellion sono una “minaccia”. Avrebbe detto la stessa cosa delle suffragette e di Martin Luther King.
Non si tratta di un “errore” o di un “incidente”, come sostiene la polizia. È uno schema. Prima il quotidiano Guardian ha rivelato che la polizia antiterrorismo nel sud-est dell’Inghilterra ha definito Extinction Rebellion (XR) e gli scioperi giovanili per il clima forme di “estremismo ideologico”. Poi, insegnanti e funzionari di tutto il paese hanno riferito di aver ricevuto l’istruzione, nelle riunioni del programma per la prevenzione della radicalizzazione, di individuare i sostenitori di XR e Greenpeace.
In seguito il Guardian ha trovato una guida della polizia antiterrorismo sui segni e simboli usati dai vari gruppi. Oltre ai terroristi e alle organizzazioni estremiste violente, la guida elencava Greenpeace, XR, People for the Ethical Treatment of Animals, Campaign for Nuclear Disarmament, il Partito Socialista, Stop the War e altre organizzazioni pacifiche verdi e di sinistra. Il giornale ha scoperto che la polizia della Città di Londra aveva definito XR una “minaccia chiave” nella sua valutazione di antiterrorismo.
Nel Regno Unito c’è una lunga storia di tentativi di associare le proteste pacifiche all’estremismo o al terrorismo. Nel 2008, ad esempio, l’Associazione dei Dirigenti della Polizia (Acpo) ha stilato una lista di “estremisti interni”. Tra questi c’era il dottor Peter Harbour, fisico e docente universitario in pensione, che aveva commesso il grave peccato di manifestare e di presentare una petizione contro il tentativo della compagnia energetica Npower (allora RWE Npower) di prosciugare un bellissimo lago per riempirlo di cenere di carbone polverizzata (un residuo della combustione nelle centrali a carbone, NdT). Acpo ha cercato di diffamare i pacifisti, Greenpeace e Climate Camp con la stessa accusa.
La polizia ha sempre protetto il potere costituito contro coloro che lo sfidano, indipendentemente dalla natura di tale sfida e ha cercato a lungo di criminalizzare il dissenso pacifico. Parte della ragione è ideologica: in questo paese gli atteggiamenti illiberali e antidemocratici sono diffusi nella polizia. Un’altra parte è una questione di potere: se le unità di polizia riescono a convincere il governo e i media di minacce imminenti che solo loro sono in grado di contenere, possono sostenere la necessità di maggiori finanziamenti.
Ma c’è anche un’altra ragione, che è probabilmente ancora più pericolosa: il nesso tra il potere dello Stato e quello delle imprese. In tutto il mondo, i lobbisti delle imprese cercano di bollare i loro oppositori come estremisti e terroristi e alcuni governi e forze di polizia sono pronti ad ascoltarli. Un recente articolo dell’Intercept cerca di scoprire perché il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e l’FBI si sono impegnati molto di più nel dare la caccia ai mitici “ecoterroristi” che nel perseguire il reale terrorismo di estrema destra. Un ex funzionario ha spiegato: “Non ci sono delle imprese che si fanno avanti dicendo: ‘Vorrei che faceste qualcosa contro questi estremisti di destra’”. Al contrario, c’è una costante pressione aziendale per “fare qualcosa” nei confronti dei sostenitori dell’ambiente e degli attivisti per i diritti degli animali.
Nel Regno Unito sentiamo questa pressione. A luglio, il gruppo lobbista Policy Exchange ha pubblicato un rapporto secondo cui XR è guidata da pericolosi “estremisti”. Policy Exchange è un’organizzazione poco trasparente, che si rifiuta di rivelare i suoi finanziatori, ma un’indagine della rivista Vice ha rivelato che ha ricevuto donazioni dalla società elettrica Drax, dall’associazione di categoria Energy UK e dalle società del gas E.ON e Cadent.
Uno dei due autori del rapporto di Policy Exchange, Richard Walton, è un ex comandante della polizia. Un rapporto dell’Independent Police Complaints Commission rivelava che se non fosse andato in pensione sarebbe stato denunciato per negligenza per via del suo ruolo di agente sotto copertura nello spiare la famiglia dell’adolescente nero assassinato Stephen Lawrence. Lo scopo dell’operazione di spionaggio, secondo uno degli agenti di polizia coinvolti, era di cercare di “disinformare” e “diffamare” la famiglia e di bloccare la sua campagna per ottenere giustizia.
Il Ministro dell’Interno, Priti Patel, ha difeso l’inclusione di XR nella lista delle ideologie estremiste, ma mi sembra che persone come Patel e Walton rappresentino per la nazione, lo Stato e il nostro benessere una minaccia molto più grande di qualsiasi attivista verde. Prima di diventare deputata, Patel ha lavorato per la società Weber Shandwick come lobbista per la British American Tobacco (BAT). Uno dei suoi compiti era quello di fare campagna contro la direttiva UE sul controllo del tabacco, il cui scopo era di proteggere la salute pubblica. Un promemoria della BAT lamentava che il team della Weber Shandwick nel suo complesso “non si sente a suo agio o felice di lavorare per la BAT”, ma notava con piacere che due dei suoi membri “sembrano abbastanza rilassati a lavorare con noi”. Uno di loro era Patel.
Nel suo precedente ruolo di governo, come Segretario di Stato per lo sviluppo internazionale, Patel ha tenuto incontri non autorizzati e segreti con funzionari israeliani, per esaminare la possibilità di destinare aiuti britannici all’esercito israeliano per attività nelle alture occupate del Golan. Dopo essere stata disonesta nai confronti del Primo Ministro Theresa May riguardo a ulteriori incontri segreti è stata costretta a dimettersi, per essere poi reintegrata in un ruolo molto più potente da Boris Johnson.
Il governo britannico ci sta spingendo verso una catastrofe su una scala che l’umanità non ha mai conosciuto prima: il collasso dei nostri sistemi di supporto vitale. Lo fa a sostegno di certe ideologie, il consumismo, il neoliberismo, il capitalismo e per conto di potenti industrie. Questo, apparentemente, risponde alla definizione di moderazione. Cercare di prevenire questa catastrofe invece è estremismo. Se ti preoccupi degli altri, finisci nella lista. Se non te ne frega niente dell’umanità e del resto della vita sulla Terra, la polizia e il governo ti lasceranno in pace. Potresti anche essere nominato a ricoprire alte cariche.
È difficile pensare a una campagna di successo per la democrazia, la giustizia o i diritti umani che non sia stata classificata dalle forze di polizia e dal governo come un’ideologia estremista. Senza estremisti come la suffragetta Emmeline Pankhurst, secondo cui “rompere il vetro di una finestra è l’argomento più valido nella politica moderna”, oggi Patel non sarebbe una parlamentare. Solo uomini con un certo patrimonio sarebbero autorizzati a votare. Non ci sarebbe accesso alla giustizia, nessun diritto per i lavoratori, nessuna difesa contro la fame e la miseria, nessun fine settimana libero.
Nella sua “Lettera dal carcere di Birmingham”, Martin Luther King Jr, sottoposto a diffamazioni molto simili a quelle ora dirette contro XR e altri gruppi ambientalisti, scriveva: “La questione non è se siamo estremisti, ma che tipo di estremisti siamo. Siamo estremisti per odio o per amore? Siamo estremisti per la conservazione dell’ingiustizia o per l’ampliamento della giustizia?”
I buoni cittadini non possono accettare docilmente la morte del pianeta vivente. Se cercare di difendere la vita sulla Terra significa essere estremisti, non abbiamo altra scelta che accettare questa etichetta. Siamo estremisti per l’ampliamento della giustizia e la perpetuazione della vita.
Traduzione dall’inglese di Thomas Schmid.
George Monbiot è un editorialista del quotidiano inglese Guardian.
Ripubblicazione autorizzata dall’autore.