Venerdì 17 gennaio, come Fridays For Future Roma, insieme a moltissime altre città d’Italia e del mondo abbiamo manifestato il nostro sostegno ai cittadini australiani colpiti duramente dagli incendi degli ultimi mesi.
Siamo scesi in piazza davanti all’ambasciata australiana, consegnando ai funzionari un comunicato con le rivendicazioni degli attivisti australiani: basta negazionismo climatico e stop alle politiche di investimento nel carbone, azioni immediate da parte del governo, rispetto e inclusione delle conoscenze delle popolazioni indigene nella risoluzione della crisi.
Sul nostro striscione un messaggio chiaro: “We’re burning for your profits. Denial is not a policy. Act now!”. Tramite una mappa e del fumo colorato abbiamo mostrato i punti dell’Australia devastati dalle fiamme e quelli dell’Africa meridionale colpiti dalle inondazioni. Riteniamo infatti fondamentale raccontare anche di quei disastri ambientali troppo spesso ignorati dai media: quelli subiti dalle popolazioni più povere del nostro pianeta.
Consideriamo il negazionismo e l’inazione dei governi nei confronti dell’attuale crisi climatica dei veri e proprio crimini contro l’umanità, così come consideriamo criminali tutte quelle multinazionali, banche e assicurazioni che continuano ad arricchirsi tramite l’industria fossile.
Siamo scesi in strada anche per denunciare l’assurda decisione di proseguire con il progetto di apertura della nuova miniera di carbone di Adani, gruppo indiano finanziato da Siemens e, tra gli altri, anche dalla banca italiana Intesa San Paolo. Siamo scesi in piazza e continueremo a farlo chiedendo azioni tempestive contro il cambiamento climatico, finché non smetteranno di rubarci il futuro e invitiamo ogni persona che abbia a cuore il nostro, e il proprio futuro, a unirsi a noi anche il 24 aprile durante il Quinto Sciopero Globale!